“Wuhan-400, l’arma perfetta che colpisce solo esseri umani”, il romanzo horror del 1981 (FOTO)

In questi giorni di dubbi, speranze e timori di vario genere, ha catturato la mia attenzione una curiosità più unica che rara in merito al Coronavirus, CoVid-19, SARS-CoV-2, Wuhan 400 o come preferiate identificarlo.

La grande curiosità deriva, come si evince dal titolo, dall’aver letto alcune righe del romanzo horror del 1981, “The Eyes of Darkness” del giallista Dean Koontz, autore di un genere definibile come thriller-horror con ingredienti di ‘fantapolitica’.

LA TRAMA – Christina Evans manda il figlio Danny in campeggio in montagna ed il bambino, insieme a tutti gli altri membri del campeggio, muoiono senza alcuna spiegazione. Non appena inizia ad accettare la morte del figlio, la donna inizia a ricevere strani messaggi che le fanno sospettare che suo figlio sia ancora vivo. Insieme all’avvocato Elliot Stryker, Christina si mette alla ricerca della verità su quello che è realmente accaduto a Danny. Scoprirà che suo figlio è ancora vivo e che si trova in una struttura militare perché è stato scelto come cavia per un oscuro progetto governativo chiamato “Project Pandora” che punta a diffondere nel mondo un virus creato da uno scienziato cinese chiamato “Wuhan-400”, virus creato in un laboratorio dell’omonima città cinese per essere usato come arma biologica.

DIFFERENZE CON LA REALTA’, DA RUSSIA A CINA – Anche se il virus del romanzo presenta alcune differenze rispetto alla malattia reale (come ad esempio la mortalità che è del 100%), sono nate intorno al romanzo alcune curiose teorie della cospirazione che parlano di esso come di un libro profetico. Va anche segnalato che nella prima edizione del romanzo l’arma biologica era chiamata “Gorki-400” e che il nome del laboratorio del romanzo e del virus vennero modificati in quelli attuali solamente in seguito alla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991, dove l’autore decise di cambiare i nemici da russi a cinesi.

Come si può vedere nella seconda foto, in questo passo del libro che vi riportiamo tradotto di seguito, è possibile leggere (potete farlo ingrandendo la foto) come viene descritta la progettazione e l’effetto sull’uomo di quest’arma batteriologica.

                                                              – TRADUZIONE – 

“Non sono interessato alle filosofie o alla moralità di una guerra batteriologica”, disse Tina. “Ora voglio solo sapere come diavolo è finito in questo posto Danny”.

“Per capire questo”, disse Dombey, “devi tornare indietro di 20 mesi. Fu in quel periodo che lo scienziato cinese di nome Li Chen disertò negli Stati Uniti, portando con sé un dischetto della nuova arma biologica della Cina, la più importante e pericolosa del decennio. La chiamano Wuhan-400 perchè è stata creata nei loro laboratori RDNA, fuori dalla città di Wuhan, ed è stata la 400esima varietà di microrganisma creata per mano dell’uomo in quei laboratori.

“Wuhan-400 è l’arma perfetta, colpisce solo gli esseri umani. Nessun altra creatura ne può essere portatore. E come la sifilide, Wuhan-400, non può sopravvivere al di fuori di un corpo umano per più di un minuto, questo significa che non può contaminare anche oggetti o luoghi interi, come possono fare l’antrace o altri microrganismi virulenti. E quando l’ospite muore, il Wuhan-400 poco tempo dopo muore con lui, non appena la temperatura del corpo scende sotto gli 86 gradi Fahrenheit (30° celsius)”

Tina era troppo impegnata con Danny per dare retta a ciò che Carl Dombey aveva detto, ma Elliot sapeva cosa aveva voluto dire lo scienziato. “Se ho capito bene i cinesi potrebbero usare Wuhan-400 per spazzare via un’intera città o Nazione, e non ci sarebbe alcuna necessita poi di dover ricorrere ad una decontaminazione prima di trasferirsi e prendere in mano il territorio conquistato.”

“Esatto”, disse Dombey. “E il Wuhan-400 ha anche tanti altri vantaggi”

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Naturalmente tra inquietudine e scetticismo non si può non restare titubanti dinanzi ad un romanzo di 40 anni fa che sembra descrivere a menadito quello che sta succedendo in queste settimane.

Inoltre, dopo il romanzo di Koontz c’è un’altra coincidenza, casualità o come viene chiamata in questo caso ‘profezia’, risalente al 2004 che si trova all’interno del libro di Silvya Browne che trovate anche in italiano dal titolo “Profezie, che cosa ci riserva il futuro”.

 

Cliccando su ogni singola foto potete ingrandire l’immagine, soprattutto quella che ritrae un pezzo della pagina 220 (curioso questo numero dato che siamo nel 2020) che cita:

“Nel 2020 diventerà prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a causa di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e sarà refrattaria ad ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante, perchè dopo aver provocato un inverno di panico assoluto, sembrerà scomparire completamente per 10 anni, rendendo ancor più difficile scoprire la sua causa e la sua natura”

DIFFERENZA TRA VERSIONE ITALIANA ED INGLESE – Nella versione italiana si parla di mascherine e guanti, che non vengono citati nella versione inglese.
– Viceversa, nella versione d’Oltremanica, si scrive chiaramente che la malattia sarebbe tornata dopo 10 anni per poi scomparire definitivamente a differenza di quella italiana in cui accenna senza molte spiegazioni ai 10 anni.
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Insomma tra curiosità, mistero, coincidenze e complottismo questi sono al momento i due libri più ricercati del momento, con le vendite del romanzo di Koontz che su Amazon sono schizzate alle stelle.

E voi cosa ne pensate?

Filippo Folliero

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