Continua il nostro viaggio, grazie alla collaborazione di Raffaele Ciaglia gestore di “Le nostre Bellezze Sconosciute” e sempre alla ricerca di luoghi della Campania e della Basilicata a cui ridare lustro e visibilità, nel riscoprire le tante bellezze che la storia ha lasciato sul nostro territorio.
Oggi parliamo della storica chiesa all’interno del cimitero di Eboli e di quando, chi e come fu edificata.
Nell’anno 1881, il sindaco Antonio la Francesca nella sua relazione amministrativa, in merito alle opere pubbliche iniziate e condotte a termine, così si esprimeva:
“I nostri morti giacevano, si può dire, inonorati nel camposanto, mancando una cappella che accogliesse i superstiti alla comune preghiera. La cappella sta sorgendo, ed avrà davanti a sé un piccolo portico secondo la volontà da voi espressa con apposita deliberazione”.
Quindi nel 1881 la cappella, o se preferite la chiesa, stava sorgendo ad opera del mastro muratore Emiddio Cataldo, che già aveva avuto in conto lire 20.052 e 95 centesimi per lavori in corso alla cappella del cimitero. Nella predetta cappella, nell’anno 1907 venne eretta la Pia Unione di Suffragio alle Anime del Purgatorio, sotto il titolo di Congrega di nostra signora della misericordia o dei morti.
Per un certo tempo, gli iscritti a detta Pia Unione, ivi si radunavano. La cappella o chiesa del camposanto fu gravemente danneggiata dal violento terremoto del 23 novembre 1980.
Leggi anche —> “L’origine dei toponimi tra Eboli e Battipaglia”
A cura di Raffaele Ciaglia