“Alternative Travel”: a spasso tra le meraviglie della Provenza e dell’Occitania (FOTO)

Ognuno di noi ha intrapreso almeno una volta nella vita un viaggio. Che sia a pochi kilometri da casa o dall’altra parte del mondo, la Terra ci offre una vastità di scelte nei luoghi da poter visitare.

Con internet è diventato ancora più semplice cercare i luoghi più famosi e raggiungerli senza troppi affanni e, probabilmente, questo in parte ha tolto un po’ di fascino al gusto del viaggio e della scoperta.

Per questo, in questa nuova rubrica che chiameremo semplicemente “Alternative Travel”, vogliamo provare a darvi in base alle nostre esperienze empiriche delle soluzioni diverse ai viaggi più mainstream e alle mete più gettonate.

PROVENZA E OCCITANIA – La Francia è un paese dai mille volti, ognuno interessante e da scoprire. La Francia del Sud richiama per cultura, cucina, tradizioni e folklore alcuni aspetti del nostro Belpaese. In questo articolo, vi portiamo a spasso a cavallo tra le regioni PACA (Provence-Alpes et Côte d’Azur) e l’Occitania, in quelle terre in cui anche Vincent Van Gogh si è perso per dipingere alcuni dei suoi capolavori più conosciuti.

Vi proponiamo qui la scoperta di alcune città e piccoli borghi di questa regione geografica compresa tra le due regioni amministrative: Avignone, Arles, Uzès, Nîmes e Montpellier.

In questo articolo non si parlerà di Marsiglia, che merita sicuramente una visita di più giorni, come tutta la Camargue, regione che include Arles, città di cui vi parleremo.

Piccoli consigli pratici se deciderete di passare qualche giorno in questa regione: scegliete una città da cui partire per poi spostarvi. Le città sono veramente a qualche manciata di minuti di treno ed eviterete di trasportare tutto dietro. La città-perno del nostro viaggio è stata la città dei Papi, Avignone, con cui inizieremo questo breve diario di viaggio.

Avignòn
  • Provenza

Avignone: la città dei Papi vi catapulterà in un tempo andato, dove il colore bianco delle case ben si amalgama con l’azzurro del cielo che contraddistingue la Provenza. I Papi arrivarono qui nel 1335, dopo un lungo girovagare per l’Europa a causa delle guerre intestine al Papato. Vi costruirono il monumento iconico di Avignone, il cosiddetto Palazzo dei Papi, che dilapidò buona parte delle finanze.

Un consiglio utile potrebbe essere quello di uscire di casa nelle prime ore della mattina, quando la maggior parte dei turisti non ha ancora inondato le strade. Meravigliatevi del silenzio delle stradine di pietra e le mura scavate nel Rocher des Doms. Una giornata basterà per visitare il centro della città (che conta circa 90.000 abitanti).

I principali monumenti da visitare oltre al Palazzo dei Papi (che ha un costo di 12 euro, 10 ridotto per gli studenti) sono: il Pont- Saint Bénézet, la piazza dell’Orologio e i musei comunali totalmente gratuiti, come quello etnografico o ancora quello della pittura italiana (nel Palais du Petit Palais) o ancora quello della fondazione Calvet. Se decidete di passare un secondo giorno ad Avignone, prendete in considerazione la possibilità di visitare il Fort Saint André, un villaggio fortificato a pochi chilometri dal centro.

Arles: Arles è sicuramente conosciuta per la sua Arena di epoca romana, ma soprattutto per essere stata la città in cui Van Gogh ha dipinto alcuni dei suoi quadri più famosi, che riproducono i colori caldi della luce provenzale e le dolci sinuosità delle colline e l’asprezza della vita di campagna. Ad Arles si può quindi ammirare l’Espace Van Gogh e anche l’Istituto Van Gogh, in cui vi troverete a tu per tu con alcuni dei quadri “locali” di Van Gogh con il grande privilegio di essere quasi soli (al modico costo di 3 euro per gli studenti). È in Provenza che Van Gogh ebbe seri problemi mentali che lo porteranno a recidersi l’orecchio e ad essere espulso dalla città poiché considerato un problema per l’ordine pubblico. Dai colori più grezzi rispetto al bianco ammagliante di Avignone, Arles è una città da scoprire seguendo il proprio ritmo. È la città da cui partire se si vuole scoprire la Camargue.

Uzès

Uzès: è un paese di poco più di 9.000 anime. Si tratta sicuramente di uno dei borghi più tradizionali e pittoreschi della Provenza. Lasciatevi guidare dalla curiosità dei vostri occhi quando questi scorgeranno le viuzze del centro che portano al Duché, il castello. Una mezza giornata basterà per scoprire l’essenziale di questo borgo. Se restate una giornata intera o più, consigliatissime sono le escursioni che si diramano a partire dal centro città e che sono costellate da scavi archeologici e torri medievali. A Uzès si trova anche una delle migliori pasticcerie che abbiamo provato in questo viaggio: la Pâtisserie Provençale, che vi delizierà con le specialità locali.

  • Occitania

Nîmes: come Arles, Nîmes è conosciuta per la sua arena romana, che richiama anche tutta la cultura legata alla corrida, tant’è che uno dei piatti tipici della città è a base di toro (la gardiane de taureau). Altro monumento tipico di Nîmes è la Maison carrée (la casa quadrata), un tempio di epoca romana. Altro luogo caratteristico della città sono i Jardins de la Fontaine (i Giardini della fontana) che si inerpicano sul dorso di una collinetta sul cui cucuzzolo è possibile visitare la Torre Magna, antica costruzione di epoca romana. Nîmes è una città estremamente dinamica e giovanile, e certamente non mancheranno le occasioni per scoprire dei piccoli locali del centro storico.

Montpellier: per i turisti che arrivano in treno, Montpellier non si presenta come la città dei sogni. Tuttavia, ricredersi è presto fatto. Si tratta di una città di oltre 220.000 abitanti ma il cui centro richiama borghi molto più piccoli e caratteristici, con le costruzioni di un ocra tenue. Lo stile di Montpellier è unico: è un misto tra il candore di Avignone e lo stile grigio e raffinato di Parigi, il tutto a circa una mezz’ora dal Mar Mediterraneo.

I monumenti più famosi sono la Place de la Comédie (la Piazza della Commedia), con il teatro di Montpellier, poi la chiesa di Saint Pierre con la singolare entrata sormontata da una vasta volta sorretta da enormi pilastri. La chiesa è vicino alla facoltà di medicina, la più antica al mondo ancora in attività (la prima in assoluto fu quella di Salerno).

Montpellier

COSA MANGIARE? – I piatti provenzali riecheggiano le nuances dei piatti mediterranei, compresi quelli di casa nostra. Il piatto iconico della Provenza è il Tian, una serie di verdure affettate e messe di seguito, condite con olio d’oliva e le famose erbe di Provenza.

Il piatto tipico di Avignone è il Papeton, a base di melanzane, che però non abbiamo avuto modo di assaggiare. A Nîmes i piatti più famosi sono la già citata gardiane de taureau e la brandade de morue (brandade di merluzzo).

Se in primavera/inizio luglio deciderete di visitare Montpellier, vi consigliamo di assaggiare il gelato alla lavanda (prodotto per cui la Provenza è internazionalmente riconosciuta) alla gelateria La Banquise.

Il sud della Francia mette a confronto i turisti davanti ai propri stereotipi, quelli di chi ha conosciuto solo le grandi villes francesi come Parigi o Bordeaux (come nel nostro caso). Si apre un mondo che va al di là delle nostre aspettative e che sottolinea ancora una volta l’importanza di viaggiare: smantellare i nostri campanilismi e aprirci a nuove realtà, pronte ad accoglierci a braccia aperte.

Francesco Mirra

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