Angolo Letterario: “Breivik. Cos’è davvero successo?”

Gli ospiti dell’angolo letterario di questa settimana sono Claudio Talanti e Nicola De Santis, autori di “Breivik. Cos’è davvero successo?” uscito il 28 novembre 2018, con l’introduzione di Loredana Vaccarotti.

Andiamo per gradi, chi è Anders Behring Breivik?

Anders Behring Breivik è il responsabile dell’attentato terroristico di Oslo e della strage di Utoya in Norvegia il 22 luglio 2011, che ha provocato 69 vittime e centinaia di feriti. Quest’opera comprende la storia romanzata della vita di Breivik e del massacro da lui compiuto, oltre a contenere la prima traduzione integrale in italiano del Libro 1 del compendio dal titolo “2083 – Una Dichiarazione Europea di Indipendenza”.

Avete approfondito la vita di Breivik. Cosa vi ha incuriosito?

“Eravamo concentrati sulla stesura di un altro libro. Per caso ci siamo imbattuti in quest’uomo, per pura curiosità abbiamo approfondito la sua storia e ci siamo resi conto che molte cose non tornavano. Decidiamo di sospendere il libro a cui stavamo lavorando e ci dedichiamo completamente a Breivik. Cosa ci ha incuriosito? Sicuramente tutti i dubbi non risolti che orbitano attorno questa vicenda. Breivik è un assassino, un killer… ma non ha agito da solo.”

Cosa si cela dietro questa figura emblematica?

“E’ stato fatto passare per un neonazista, ma non è così. Soprattutto non è un pazzo, è lucidissimo, è stato sicuramente imbrogliato da qualcuno. Nel suo primo libro parla del marxismo e culturalismo, indica il nazismo come un errore incommensurabile. E’ un’analisi storica culturale dell’Europa, partendo dalla nascita dell’islam con un resoconto dettagliato di tutta la storia europea citando fonti storiche musulmane e non. Non ha nulla a che vedere con un manifesto neonazista.”

Vi sentite di prendere una posizione?

“Assolutamente no, abbiamo scritto la storia per così com’è riportando i fatti reali. Tra l’altro abbiamo voluto riportare il compendio perchè è una fonte originale e vera. Anche noi lo abbiamo consultato più volte, in quanto riporta i dettagli sulla sua infanzia e adolescenza.”

Quante incongruenze e ricostruzioni differenti avete riscontrato?

“Molte. Il giorno dell’attentato in città erano tutti indaffarati a causa dell’arrivo del primo ministro, gli aerei erano tutti impegnati. Crediamo fermamente che sia stato un attentato premeditato. Inoltre alcuni sostengono che abbia preso un taxi per raggiungere Utoya… di questa storia l’unica certezza è la strage.”

Nel frattempo avete ripreso la stesura del libro lasciato in sospeso?

“Sì, uscirà a febbraio. All’inizio era previsto un solo romanzo singolo corposo, poi abbiamo deciso di pubblicare una collana.”

Rossella Pisaturo

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