Nei giorni scorsi, l’Italia è stata travolta dalle violente raffiche di vento provenienti dalla Siberia, causando grossi danni soprattutto nelle regioni del Sud.
Muri crollati, tetti divelti e un gran numero di grossi alberi caduti.
Come documentato dalle immagini trasmesse dai telegiornali e quelle condivise sul web, Battipaglia è stata una delle città più flagellate.
La caduta del cedro nel centro di Piazza della Repubblica è stato al centro di discussioni: dalle ipotesi di tragedia mancata alla scarsa manutenzione, fino alle solite lamentele nei confronti dell’amministrazione.
Intanto, lo scorso giugno, noi del L’angolo di Phil avevamo posto l’attenzione sullo stato in cui si presentava la piazza. Segnalata da molti cittadini, da anni la pavimentazione risulta impraticabile proprio a causa delle radici delle conifere che spingono verso l’alto dal suolo.
Vedere oggi il cedro abbattuto dalla potenza del vento, sradicato alla base, pone sicuramente molti quesiti. Ci volevano più controlli? Più manutenzione? Poteva essere evitato?
Gli alberi sono caduti anche in altre zone che, in passato, abbiamo segnalato più volte come quartieri a rischio e in cui bisognava intervenire con urgenza. Infatti, gli alberi caduti sia in zona Santa Lucia, sia all’interno della villetta comunale in località Taverna (che ha sfondato anche la recinzione) potevano recare danni molto più grandi di quelli già procurati.
Gli alti alberi imponenti che troneggiano nelle nostre piazze, da ormai più di cinquant’anni, sono da considerarsi tutti un pericolo?
Non dimentichiamo, però, che in passato l’amministrazione è intervenuta sulla messa in sicurezza dei luoghi pubblici proprio con l’abbattimento di alberi pericolosi o irrecuperabili per via di attacco di parassiti. Queste azioni hanno richiamato il malcontento di molti, oggi, nei confronti dell’attuale Sindaca e del suo gruppo di lavoro.
È sicuramente innegabile che l’intera città riversi in uno stato di incuria – sia nella pulizia che nell’aspetto urbanistico – come mai prima d’ora e proprio per questi motivi la scorsa settimana condivideva un video in cui raccontava dello stato economico del comune di Battipaglia.
Intanto sembra essere in corso un risanamento delle casse, cercando di riportare il bilancio in pareggio a causa dei debiti a lungo maturati nel corso degli anni, come possiamo immaginare per mano di amministrazioni precedenti. Questo riassetto finanziario durerà fino al 2023 – come spiega il primo cittadino – comportando rallentamenti nell’esecuzione dei lavori pubblici, quindi, nel recupero di una città che si sgretola ogni giorno dalle fondamenta.
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Jessica Moscato