Ritorniamo a parlare di periferie abbandonate, perché purtroppo basta guardarsi intorno per accorgerci che dopo tutte le segnalazioni e le denunce fatte – a partire dal singolo cittadino, dal rappresentante politico di turno fino ai reportage dei mezzi d’informazione – niente è mai cambiato.
Partiamo dall’ultimo esempio, in ordine cronologico, come l’interrogazione inviata al Presidente della Provincia di Salerno, Ing. Michele Strianese, dai consiglieri comunali del gruppo FI, Valerio Longo e Giuseppe Roberto.
“Premesso che la S.P. 417 (Aversana), nel tratto compreso tra l’azienda Alfacom Punzi e Santa Cecilia si trova in una situazione di degrado; che lungo l’arteria stradale si trovano ben quattro rotatorie allo stato in condizioni di abbandono; che da ben 18 mesi non funziona l’impianto di pubblica illuminazione; che tra i marciapiedi molti i pozzetti dell’impianto elettrico risultano scoperti, con i fili in tensione; che la strada è stata teatro di vari incidenti stradali dei quali alcuni addirittura mortali; interrogano la S.V. per conoscere quali iniziative intende intraprendere per riportare alla normalità questo importante tratto stradale provinciale, interessato costantemente da un notevole flusso veicolare e abitato da molti residenti che vivono da tempo un grande disagio”.
Come riportato nel testo dell’interrogazione, ritroviamo un elenco dei soliti disagi che la zona su menzionata, nonostante i lavori di riabilitazione urbanistica, quantomeno di un’estetica civilizzata, non hanno ancora raggiunto lo scopo di omogeneizzare una città concentrata solo su vecchie glorie di fama perduta sulle vecchie e prospere vie del commercio (“ah! I nostri negozi di lusso! Venivano da fuori per comprare da noi!) del caro e amato centro.
Ma noi vogliamo fare di più. Vogliamo parlarvi anche del disastro che è l’altra arteria che attraversa la località Aversana: la Strada Provinciale 312.
Come non citare l’altra lingua di asfalto che taglia l’identità agro-economica della città, nel suo stato precario a causa di lavori di manutenzione fatti spesso e male, che dovrebbe essere il suo punto di forza data la geolocalizzazione nella Piana del Sele; le numerose aziende agricole e i vasti terreni ereditati dalle famiglie che hanno fatto la storia del comune di Battipaglia sono sempre lì, sono vivi, eppure sembrano appartenere ad una realtà di serie B.
Anche questa strada è stata spesso teatro di tragedia che ancora ricordiamo nei nostri discorsi avanti ad un caffè, storie che ci appartengono o che ci hanno solo sfiorato, ma che al solo pensiero ci fanno ancora male. Dissesto stradale, mancanza di segnalazioni e scarsa illuminazione in un’area che appartiene al comune ma a cui non importa a nessuno.
Il tappeto non è più in grado di coprire la polvere che è stata nascosta per anni. Potete anche girarvi dall’altra parte, ma è sempre lì se nessuno se ne occupa e, per ora, non è stata ancora usata neanche come cavallo di battaglia per qualche campagna elettorale… ma c’è tempo!
Jessica Moscato