Progetto Tyrrhenian Link, al vaglio proposte alternative. L’ex Apoff tra queste? (FOTO)

Da qualche mese ormai sentiamo parlare del progetto Tyrrhenian Link, l’elettrodotto progettato dalla società Terna che fungerà da doppio collegamento sottomarino che unirà Sicilia e Sardegna. Il collegamento migliorerà la capacità di scambio elettrico, favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e dell’intero sistema confermando il ruolo della Sicilia come hub energetico del Mediterraneo.

Il progetto complessivo prevede due tratte: la EST dalla Sicilia alla Campania e la OVEST dalla Sicilia alla Sardegna.

EBOLI/BATTIPAGLIA – Lunga 480 chilometri la tratta EST unisce l’approdo di Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese in Sicilia, a Torre Tuscia Magazzeno, presso Battipaglia in Campania. 

Dall’approdo campano di Torre Tuscia Magazzeno fino a Battipaglia i cavi interrati invisibili percorreranno le strade già esistenti, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, con tracciati di lunghezza compresa tra 17 e 21 chilometri. Per la localizzazione della stazione di conversione sono state considerate due distinte opzioni nel comune di Eboli, entrambe in aree agricole adiacenti alla linea aerea esistente.

AL VAGLIO LE ALTERNATIVE – Ecco, è proprio sulle aree agricole scelte che si è aperto un grande dibattito che ha portato il Commissario Straordinario De Iesu a incontrare i referenti tecnici di Terna in merito al progetto. Nel corso dell’incontro si sono esaminate le ipotesi alternative di localizzazione delle due stazioni (di smistamento e di conversione) previste dal progetto, così come prospettate anche da alcuni cittadini nel corso delle consultazioni on line degli scorsi giorni. Le ipotesi saranno ora attentamente vagliate da Terna insieme alla struttura tecnica dell’Ente, al fine di assicurare il contemperamento del legittimo interesse della comunità ebolitana a non veder sottratto suolo ad alta vocazione agricola e produttiva e di quello alla realizzazione del progetto, di rilevanza strategica nazionale, che potrà tradursi in concrete opportunità di sviluppo territoriale.

LA PROPOSTA DELL’EX APOFF – Tra le proposte alternative più interessanti, ci sono sicuramente quelle avanzate da Anna Grimaldi e Adriano Naimoli, che noi abbiamo conosciuto nel comitato “Togliamoci l’amianto dalla testa” e protagonisti nelle battaglie per la bonifica dell’ex Mercato Ortofrutticolo di San Nicola Varco e dell’ex stabilimento Apoff.

E proprio queste strutture  sono alcune delle idee proposte per costruire la Stazione di Conversione e quella di Distribuzione che Terna vorrebbe realizzare in zona agricola ad Eboli.

“Questa soluzione permetterebbe non solo di non consumare altro suolo, ma farebbe sì che venga finalmente bonificata un’area di circa 14 ettari abbandonata da oltre trent’anni e che altrimenti resterà così com’è adesso per sempre”, si legge nella proposta di Naimoli che, inoltre, per fa conoscere la sua proposta ha lanciato una petizione online denominata “STOP al consumo di suolo, SI all’energia da fonti rinnovabili”.

Che sia davvero l’ex Mercato Ortofrutticolo o l’ex Apoff il luogo più adatto, dove si unirebbero in un sol colpo la salvaguardia dei terreni agricoli, il regolare svolgimento del progetto di Terna e una bonifica attesa da oltre 30 anni?

Filippo Folliero

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