C4, l’esplosivo quadrangolare Conte-Cardiello-Cariello-Criminalità: il riassunto della vicenda

A pochi mesi dalle elezioni comunali, ad Eboli scoppia una bomba che lascerà molti trascichi.

Infatti, il deputato Federico Conte (Leu) ha depositato nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare alla Camera per chiedere al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese una commissione d’accesso al Comune di Eboli per accertare eventuali collegamenti, diretti e indiretti, con la criminalità organizzata.

LA RICHIESTA e I FATTI INCRIMINATI – Nell’atto, il deputato Conte, riporta una serie di episodi della vita amministrativa ebolitana che parte dal 2015 quando 9 persone, tra cui anche un ex dipendente comunale, furono smascherate per concessioni di certificati di residenza falsi in cambio di voti alle primarie del Partito Democratico. Poi si passa alle elezioni amministrative del 2015, macchiate dalle denunce per corruzione elettorale e procacciamento di voti che videro coinvolti un consigliere comunale e un ex calciatore dell’Ebolitana. E poi gare pubbliche particolari del Comune di Eboli, come quella dell’affidamento diretto del Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano alla coop. Ises, in bancarotta con 12 milioni di passivo, fino alla videosorveglianza e all’affidamento della Casa del Pellegrino che vede le indagini concluse e il coinvolgimento di consiglieri comunali, esponenti della Giunta e del sindaco Massimo Cariello (indagato per abuso d’ufficio), sulla quale anche l’Anac si è pronunciata con il presidente Raffaele Cantone.

“L’Autorità Nazionale Anticorruzione dal 2016 ad oggi ha chiuso quattro istruttorie inerenti appalti a Eboli – si legge nell’atto parlamentare di Conte – inoltre nel marzo 2019 è stato arrestato un consigliere comunale mentre nel gennaio 2020 i carabinieri del Noe di Salerno hanno eseguito un sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio del Comune di Eboli, denunciando tre persone, tra cui il Sindaco. Chiedo al Ministro Lamorgese – si legge ancora – se sia a conoscenza della gravissima situazione del Comune di Eboli, su cui pesano diversi episodi allarmanti sul fronte della trasparenza e della legalità, non ultima la pesante intimidazione nell’ultima seduta dell’Assise cittadina ai danni della minoranza consiliare”

L’ATTACCO DEL CONSIGLIERE CARDIELLO – Proprio il consigliere Cardiello è stato oggetto insieme ai suoi colleghi delle intimidazioni durante l’ultimo consiglio comunale e non ha perso occasione per rincarare la dose: “Da circa cinque anni abbiamo lanciato l’allarme sul tema della legalità. Abbiamo fatto emergere plurime illegittimità amministrative, sfociate talvolta in fatti penalmente rilevanti. Ad avere la meglio, infatti, non era la trasparenza e l’imparzialità amministrativa ma l’improvvisazione mista alla cultura di interessi particolari – tuona Cardiello – la tematica della legalità, in poco tempo, è diventata un principio politico ineludibile. Potremmo scrivere un libro circa le anomalie riscontrate, ma preferiamo riflettere sul momento. Ci avviciniamo alle elezioni comunali, con la consapevolezza che lo scontro politico con il “sistema Cariello”, così definito più volte dalla stampa locale, sarà aspro e avvelenato da un fattore evidente: il silenzio delle Autorità sovracomunali. La Prefettura di Salerno conosce da tempo la situazione, senza però offrire chiarimenti, nonostante richieste e solleciti formali. La risposta del Ministro aiuterà a capire di che cosa stiamo parlando”

LA DIFESA DEL SINDACO CARIELLO e LETTERA AL PREFETTO – Il sindaco di Eboli risponde alle accuse definendo il tutto “un preoccupante tentativo di inquinare le imminenti elezioni comunali, con una rincorsa spregiudicata al potere approfittando di ruoli pubblici e privati”.

Il primo cittadino ha dunque inviato una lettera al Prefetto di Salerno, al Ministro dell’Interno ed alla presidenza del Consiglio dei Ministri, denunciando il clima di “minacce ed intimidazioni che scaturisce in maniera evidente dall’iniziativa di un parlamentare ebolitano che pur di rafforzare interessi professionali e familiari non ha esitato a gettare fango, veleno e sospetti sulla città e sugli ebolitani. Una richiesta che poggerebbe su questioni sulle quali lo stesso parlamentare ha interessi privati – fanno sapere dall’amministrazione Cariello – e che approfittando del suo ruolo punta a trasformare in interessi pubblici. Federico Conte immagina di fare scandalo con vicende quali l’assegnazione del centro polifunzionale per l’accoglienza di degenti fragili, essendo lui stesso l’avvocato sia di chi ha denunciato la vicenda, sia della struttura concorrente con chi ha ottenuto l’assegnazione. Non è un caso che lo stesso Conte abbia pilotato la visita del suo sodale di partito, il ministro della sanità, non nella città, ma presso la struttura socio sanitaria ebolitana che difende quale avvocato”

Una spregiudicata rincorsa al potere dunque, da una parte e dall’altra, che fanno presagire dei mesi esplosivi per la vita amministrativa ebolitana, con attacchi su attacchi, denunce e minacce neanche troppo velate che avranno senza alcun dubbio effetto su chiunque sarà il prossimo vincitore della elezioni comunali.

Filippo Folliero

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