Diventare il mercato di cannabis più grande d’Europa? La Germania ha l’asso nella manica

L’argomento legalizzazione è molto caldo in Germania e alla prima occasione i cronisti di tutto il Paese sembrano rilanciare con forza il tema cannabis. Recentemente però il nuovo commissario per la droga del governo federale, Burkhard Blienert (SPD), ha smorzato le aspettative di una rapida legalizzazione della cannabis e di entrate fiscali elevate, allungandone le tempistiche.

Con un occhio rivolto verso l’estero e su come stia procedendo la legalizzazione negli altri paesi, Blienert ha chiarito: “Se vogliamo una nuova politica internazionale in materia di droga che si concentri maggiormente sulla protezione e la regolamentazione della salute e meno sulla repressione, non possiamo permetterci di commettere errori”

La Germania, con tutta probabilità, si allineerà al modello di legalizzazione canadese, con l’apertura dei dispensari e l’utilizzo della posta nazionale per capillarizzare al meglio la distribuzione, con il duplice fine di abbattere il mercato nero e rimpinguare le casse statali.

Ma quanto sarà difficile fare da apripista all’Europa? A quanto pare la coalizione semaforo vincitrice delle ultime elezioni sente molto il peso di questa decisione e non vuole avere recriminazioni future dagli altri Paesi per via di questa scelta. Come farà la Germania a diventare il più grande mercato cannabico d’Europa senza attirare a sè ogni anno milioni di turisti e trasformarsi nell’ennesima meta da “consumatori di cannabis frustrati”?

L’indiscrezione che con più forza si fa strada in questi giorni e che pare provenga dalle frequentazioni del governo con gli attivisti locali, parla di un modello di interscambio dati dei potenziali avventori tra gli alberghi/b&b/guesthouse e i futuri dispensari.

Basandosi su una semplice registrazione, il turista potrà prenotare la sua camera e il dispensario convenzionato con la struttura, al fine di poter ottenere i prodotti direttamente dove si sta pernottando e snellire code di attesa.

Mentre per i neofiti e gli appassionati visitare un dispensario potrebbe essere un’esperienza interessante, per i consumatori abituali già il fatto di poter ordinare comodamente dal proprio divano potrebbe essere un fattore determinante per lo sviluppo di questo modello d’impresa.

TRANSLATION FOR ENGLISH USERS

The legalization topic is very hot in Germany and at the first opportunity reporters from all over the country seem to forcefully re-launch the issue. But recently the federal government’s new drug commissioner, Burkhard Blienert (SPD), has dampened expectations of a rapid legalization of cannabis and high tax revenues, lengthening the timeframe.

With an eye on foreign countries and how legalization is progressing in other countries, Blienert clarified: “If we want a new international drug policy that focuses more on health protection and regulation and less on repression, we cannot allow us to make mistakes “

Germany, in all likelihood, will align itself with the Canadian legalization model, with the opening of dispensaries and the use of national mail to better capillarize distribution, with the dual aim of breaking down the black market and replenishing the state coffers. .

But how difficult will it be to lead Europe?

Apparently the “semaphore coalition” or in German Ampelkoalition, winner of the last elections, feels the weight of this decision very much and does not want to have future recriminations from other countries because of this choice. How will Germany become the largest cannabis market in Europe, without attracting millions of tourists every year and becoming yet another destination for “frustrated cannabis users”?

The indiscretion that is making its way more forcefully in recent weeks and which seems to come from the government’s acquaintances with local activists, speaks of a model of data exchange of potential customers between hotels / b & b / guesthouses and future dispensaries.

Based on a simple registration, the tourist can book his room and the dispensary affiliated with the structure, in order to be able to obtain the products directly where he is staying and streamline any waiting queues.

While for newbies and enthusiasts visiting a dispensary could be an interesting experience, for regular consumers the fact of being able to order comfortably from their sofa could already be a determining factor for the development of this business model.

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