L’idea fu lanciata nel 2022 con una presentazione in pompa magna presso la sala Mangrella all’interno del Complesso di San Francesco, alla presenza del sindaco Mario Conte, dell’assessore Salvatore Marisei, il presidente del Rotary Gianpiero Comite e un gruppo di tecnici del comune. (QUI per approfondire)
“Sarà un percorso condiviso con i cittadini”, “un punto di riferimento culturale”. Questi gli slogan più gettonati di quella giornata che noi seguimmo dal vivo e ricordiamo bene le tante parole. Poi, qualche mese dopo l’Urban Center continuava a essere solo un nome nel sito istituzionale del comune, finchè a gennaio 2024 il Comune di Eboli apre una ricerca per 4 profili professionali che avranno il compito di affiancare i lavori del nuovo PUC e dell’Urban Center. Un ulteriore incarico di consulenza sarà conferito per la gestione della comunicazione, dei social, del sito web e in generale per il marketing dei progetti. (QUI per approfondire)
Dell’esito di quella ricerca, a oggi, nessuna novità, un progetto che non ha ancora dato la possibilità né ai cittadini né ai professionisti di prendere parte a qualche processo urbanistico in atto. Rimane su carta anche la realizzazione di una sede fisica, nell’edificio comunale di Piazzetta San Giacomo, per la quale purtroppo non si hanno ancora novità o aggiornamenti, se non solo quello che si può vedere dall’esterno: uno spazio (apparentemente) ristrutturato ma chiuso al pubblico.
Perchè? Sull’argomento come da prassi tutto tace, forse tenerlo chiuso fa comodo? Forse si tratta di una ristrutturazione solo apparente per ottenere al tempo i fondi necessari e poi non utilizzarli in toto? In realtà le ipotesi sono tante, le domande sono state fatte, le risposte ovviamente non sono arrivate.
Avevamo seguito il progetto da vicino, volevamo dare una chance, invece il risultato è sempre il solito. E pure siamo in una città che non permette ai giovani di esprimersi, qualunque realtà è obbligata a pagare il contro all’Ente (fisicamente, economicamente o moralmente) per svolgere qualsiasi cosa ed è inutile come la si presenta, dietro c’è sempre la lunga mano di qualcuno o qualcosa. Stavolta l’idea era tutta dell’amministrazione, ma neanche si è stati capaci di andare fino in fondo.. quindi si aspetta sempre un giovane che spunti con un’idea per ‘rubarla’ e farla propria? Non si è capaci neanche di progettare una cosa così semplice? E pure la presentazione fu di quelle a tratti futuristiche, una gran bella storia. Quindi c’è chi parla di fatti e chi di favole, ma la nostra società preferisce sentirsi raccontare favolette e girarsi dall’altra parte quando si parla di realtà.
L’Urban center poteva essere una sterzata, un cambiare corsia, invece è stata una sosta per fare rifornimento di favole da raccontare a una città ormai assueffata all’auto convincimento che tutto va bene, per la troppa paura di prendere posizione e far valere i propri diritti.
La prossima volta che penserete “eh ma qui a Eboli non ci sono posti per fare comunità, per confrontarsi ecc..”, ricordatevi che c’è una struttura che magari con la cooperazione di tutti potrebbe aprire le sue porte.