Eboli trova una casa a Raffaele Caponigro, ma a Battipaglia preoccupa la crescita del fenomeno dei clochard

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato sui nostri canali social al foto di Raffaele Caponigro, clochard battipagliese che da 2 anni dorme sotto il ponte del Palaschiavo.

Sembra, stando a ciò che ci raccontano i cittadini, che nonostante le segnalazioni al Comune gli amministratori della città hanno ignorato la situazione di Raffaele. La vicenda è stata segnalata anche nel noto gruppo “Sei di Battipaglia.. il vero”, gestito da membri dello staff della sindaca Francese e quindi per forza di cose anche l’Ente è venuto a conoscenza della situazione ma senza muovere un dito.
L’AIUTO DA EBOLI – E così tanti stanno donando indumenti, cibo e qualcuno una bicicletta per spostarsi per le sue esigenze, altri lo portano a fare colazione pranzo o cena. I cittadini, vista l’assenza di interesse delle istituzioni battipagliese, si sono rivolti anche ai comuni vicini ricevendo subito il supporto e la solidarietà da parte del Comune di Eboli che, tramite i suoi servizi sociali, si è preso in carico il signor Caponigro che oggi sarà accompagnato in una struttura di accoglienza presso Sicignano degli Alburni.
NUOVE SEGNALAZIONI – Un gesto importante da parte delle autorità socio-sanitarie ebolitane, che hanno suscitato anche reazioni contrastanti nei cittadini battipagliesi che non hanno gradito che un loro concittadino fosse stato abbandonato dal proprio comune. Ed ecco che in questi giorni sono arrivate nuove segnalazioni di luoghi dove nuovi clochard stanno iniziando a prendere posto, luoghi che dovevano essere un gioiello battipagliese ma che si sono già persi nel degrado.
Parliamo della stazione di Battipaglia e nella zona all spalle della clinica Salus, dove tanti residenti in questi giorni ci hanno inviato foto e segnalato come pian piano si stiano creando, complice il degrado evidente della zona, dei piccoli assembramenti di clochard che stanno costruendo i loro ripari per il freddo sempre più imminente.
Si tratta di zone molto frequentante, oltre la clinica Salus in quella zona troviamo attività di ristorazione, bar, supermercati, parchi e studi di specialisti, costretti a lavorare in una zona degradata. Non parliamo poi della stazione, con i nuovi parcheggi che dovevano essere un fiore all’occhiello e sono diventati un nuovo punto di scarico rifiuti. Non un bel biglietto da visita per chi arriva a Battipaglia.
“Il degrado chiama degrado ma, almeno quando si tratta di una questione umana, bisognerebbe passarsi una mano sulla coscienza e, se proprio non si è in grado di tenere pulito un posto, riuscire almeno a creare dei luoghi al coperto per dare dignità a chi è meno fortunato”.
Questo il pensiero all’unisono dei cittadini battipagliesi che ci hanno inviato le loro testimonianze e segnalazioni.
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