“La situazione economica italiana e’ insostenibile e portera’ ad un default sul debito a meno che non ci sia un improvviso e duraturo cambiamento nella crescita. Se cosi’ non fosse, il futuro dell’Italia nell’eurozona sarebbe in dubbio, e di fatto il futuro dell’euro stesso”
E’ quanto si legge in un editoriale del Financial Times, giornale inglese tra i più antichi e rispettati al mondo. Nell’articolo a firma di Wolfgang Munchau, secondo il quale all’Italia mancano gli strumenti di politica monetaria per invertire la rotta della crescita, essendo affidati alla BCE, al contrario, ad esempio, di quanto succede in Giappone.
Le riforme economiche “possono contribuire alla crescita nel lungo periodo ma e’ un po’ ingenuo pensare che l’economia ripartira’ miracolosamente a crescere una volta che le imprese potranno licenziare il loro personale”.
Per questo, l’Italia necessita di cambiare il sistema legale, di ridurre le tasse alla media Ue: “In altre parole, deve cambiare l’intero sistema politico”, scrive Munchau.
Secondo l’editorialista, “siamo in una situazione in cui abbiamo bisogno di un’azione politica estrema e coordinata per permettere all’Italia di crescere, sostenere il debito e in definitiva rimanere dentro l’Eurozona”. Viceversa, sarà defualt.
Rimane comunque il problema insoluto dell’assenza in Italia della possibilità di una politica monetaria di svalutazione, assolutamente indispensabile se si vuole impedire la bancarotta dello Stato italiano. E l’unico modo per riottenerla è coordinare a livello europeo l’uscita dell’Italia dall’euro.
Così pure, è ingenuo e ancor di più frutto dell’inesperienza del governo poter pensare che cambiando le regole del lavoro si ottenga la ripresa economica. Non è mai accaduto e mai accadrà, nè in Italia nè altrove nel mondo, se contemporaneamente manca la possibilità di poter attuare politiche monetarie di “svalutazione competitiva”.
In pratica, l’Italia è finita su un binario morto, ne potrà uscire solo facendo retromarcia sull’euro.