Premettendo che le situazioni citate in questo articolo sono solo da esempio e se vi rivedete, beh, siete nel posto giusto, l’argomento su cui voglio soffermarmi è l’incredibile capacità di facebook di rendere bello anche ciò che non piace.
Complici del social network sono le donne. Tutti i gruppi di ragazze, hanno nella loro cricca una ragazza meno carina delle altre per vari motivi: grassa, brutta, troppo magra, senza forme, troppo pelosa; anche se l’accoppiata brutta-grassa vince su tutto.
Ebbene, oltre le solite foto “super friends”, “amiche forever” e “niente ci separerà mai” (almeno finchè non avranno la cotta per lo stesso uomo), queste amiche meno piacenti del gruppo metteranno spesso foto da sole o in pose “SEKSI”.
L’orrore nello scorrere la Home del social network più famoso e ritrovarsi ‘comodini che si credono Belen’, sarebbe sopportabile se a queste foto, scattante con tanta convizione e forse dalla miglior macchina fotografica che mette in risalto anche il terzo mento, non venissero aggiunti commenti palesemente finti delle grandi amiche.
“Wohhooooo fantastica *_*” o “Bellissima tesoro” o “Ma qual’è il tuo segreto?” (Il McDonald forse) oppure “Una favola”.
Dopo questa palese presa per il culo, vi rendete conto che non siete delle vere amiche? Dovreste dire “Hey grassona vedi di dimagrire, sono tua amica lo dico per il tuo bene”
E invece, probabilmente, tra loro le 2-3 convinte di essere super fighe per aver visto più uccelli del nido fuori al mio balcone, prendono ripetutamente in giro l’amica poco attraente, per poi su facebook elogiarla, o forse la deridono mentre scrivono il commento.
Questa non è una denuncia alle foto di grassone su facebook, di questo parleremo altre volte, ma è una denuncia ai finti commenti delle amiche. Ragazze, si vede palesemente che sono finti, se una foto fa rimettere non potete scrivere certe cose.
*Ah dimenticavo: poi segue una lunghissima listona di “Ti amo” che agli occhi di chiunque è palesemente falsa, ma che a chi scrive deve sembrare la cosa più credibile del mondo.
