La Russia: vera vincitrice della 2^ Guerra Mondiale, ma non per la storia ufficiale

Dati gli ultimi fatti storici che ci stanno portando [come se ce ne fosse bisogno di un ulteriore conferma] verso la Terza guerra mondiale, è bene fare un attimo un ripasso di storia contemporanea. Come tutti ben sapete e come a scuola ci insegnano, la seconda guerra mondiale è stata vinta dagli Stati Uniti d’America che hanno liberato l’Italia e l’Europa dal dominio nazista, rendendo quasi tutto il vecchio continente filo-americano.

Già, quasi tutto. Perchè c’è una parte d’Europa che si è sempre fatta valere senza aver bisogno di nessuno e stiamo parlando ovviamente della ‘Madre Russia’. Quello che sto per raccontarvi non lo dico io, ma è stato documentato con foto e presenza fisica da giornalisti italiani all’estero, precisamente a Mosca. Vi siete mai chiesti perchè questa nazione non viene mai toccata, nominata e lasciata sempre nella massima tranquillità? Ma andiamo per ordine.

Secondo un’indagine demoscopica, condotta dall’agenzia britannica ICM Research, in Francia, Germania e Gran Bretagna [l’Italia non è stata inclusa], il 43% degl’interrogati pensa che sia stata l’America a liberare l’Europa dal nazismo. Credo che in Italia, più o meno saremmo allo stesso livello. In particolare lo pensa il 61% dei francesi, il 52% dei tedeschi e il 16% degl’inglesi. La discrepanza tra i primi due e il terzo dato si spiega con il fatto che il 46% degl’inglesi pensa che l’Europa l’abbiano liberata loro [per la solita diatriba USA-GBR su chi ha salvato le chiappe a chi in quale guerra]

Della Russia e dei suoi 20 milioni di morti non si ricorda più nessuno. E non è casuale. A Mosca si festeggia ogni 9 maggio la data della “loro” vittoria, di cui gli europei non si ricordano nemmeno più. Si celebra il tutto con un’imponente parata militare, cui parteciperanno oltre 15.000 soldati e ufficiali. E tutte le più moderne armi di attacco e di difesa.

NESSUN LEADER OCCIDENTALE E’ MAI PRESENTE.

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[come potete vedere, nella prima foto Berlino e nella seconda la celebre Porta di Brandeburgo di Berlino]

A San Pietroburgo, quest’anno, è stata inaugurata anche una mostra, a mio avviso straordinaria, intitolata “La conquista di Berlino”. L’hanno visitata molti giornalisti italiani, tra cui anche Giulietto Chiesa, che ha trattato più volte quest’argomento. Durante mesi di lavoro, ricostruendo interni di case semidistrutte, con materiali dell’epoca, e un intero frammento del Reichstag [palazzo di Berlino, sede del parlamento del Reich tedesco], annerito dal fumo e traforato di pallottole, striato di sangue, le università di San Pietroburgo hanno condotto un eccezionale lavoro di studio degli archivi fotografici fino a ieri mai pubblicati. Foto degl’interni mai viste prima, con la ricostruzione puntualissima, anch’essa fotografica, delle scritte lasciate dal vincitori. La loro epopea, il loro trionfo.

Berlino la presero i russi che, chissà come, arrivarono prima di tutti dopo avere demolito le armate tedesche attraverso tutta l’Europa. La mostra intende ricordare proprio questo.

Il 9 maggio di quest’anno, alla grande parata del 70-esimo della vittoria, sulla Piazza Rossa, non c’è stato nessun leader occidentale. L’Europa si rivela ipocrita e ignorante, ma questo non cambierà l’evidenza di un messaggio lasciato alla storia, in gesso, in russo, sulla colonna del Reichstag: “Siamo arrivati fin qui da Mosca. Vittoria!”
CHE DICI?

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