No all’Enpaf obbligatorio. Domani, martedì 9 aprile, i farmacisti dipendenti e disoccupati saranno a Roma, a Montecitorio, per chiedere la modifica della legge sugli Ordini.
Una legge “anacronistica” che risale al 1946 e che “impone a tutti i farmacisti di pagare L’Enpaf, senza distinguo tra liberi professionisti e dipendenti”, spiega Luisanna Pellecchia, presidente Assofant Salerno.
In occasione della manifestazione, che non è legata ad alcuna associazione in particolare ma chiama a raccolta tutti i farmacisti dipendenti e disoccupati d’Italia, sarà costituito il Comitato No Enpaf che porterà avanti la battaglia per chiedere regole previdenziali più in linea con la crisi del lavoro.
Tutti i farmacisti dipendenti, disoccupati, borsisti, liberi professionisti e ‘non titolari di farmacia’ sono invitati a partecipare alla manifestazione al fine di dare vita ad un Comitato No Enpaf dei Farmacisti Non Titolari che manifesterà per queste richieste:
- Contribuzione Enpaf facoltativa per i farmacisti dipendenti che già possiedono altra previdenza obbligatoria e per i disoccupati iscritti all’albo;
- Possibilità di restituzione dei contributi previdenziali Enpaf per quei farmacisti che avendo altra previdenza obbligatoria opteranno per la cancellazione da Enpaf, nonché di quelli silenti;
- Contribuzione Enpaf legata al reddito e non più a quota fissa per i farmacisti liberi professionisti che hanno questo ente come previdenza di primo pilastro, borsisti compresi.
Si tratta del secondo atto della protesta che già a dicembre 2018 aveva visto sfilare i farmacisti dipendenti, disoccupati, borsisti e liberi professionisti sotto la sede dell’Ente previdenziale di categoria.
E’ una profonda riforma delle regole di contribuzione che questi farmacisti chiedono e, a portare avanti le loro istanze non è solo Assofant. A evidenziare il bisogno di cambiamenti ci sono anche altre associazioni di farmacisti non titolari, come il Conasfa ma, Assofant, è una delle associazioni che con più forza ha sostenuto la manifestazione del 9 aprile anche se, evidenzia Pellecchia, quella di Roma “non è la protesta di una associazione. Per questo sulle locandine non c’è logo. È una manifestazione che chiama a raccolta tutti i farmacisti dipendenti e disoccupati d’Italia, indipendentemente che facciano parte di una o un’altra associazione di categoria”
I partecipanti alla manifestazione, come annunciato, si riuniranno in una propria realtà, un “Comitato No Enpaf”, che sarà costituito proprio il 9 aprile.
Filippo Folliero