Assofant Salerno protesta contro l’Enpaf, Codacons scende in campo con un’azione legale

Il 3 dicembre farmacisti, dipendenti e disoccupati, sono scesi in piazza a Roma per manifestare contro l’obbligo previdenziale Enpaf, contestuale con l’iscrizione all’albo dei farmacisti.

Intanto il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), scende in campo in loro favore raccogliendo adesioni ad un’azione legale finalizzata ad ottenere l’abolizione dell’obbligo.

L’annuncio è avvenuto in occasione della manifestazione presso la sede Enpaf di Roma, organizzata da un gruppo di farmacisti, dalle associazioni di categoria Afant di Torino, Assofant di CasertaAssofant di Salerno, blog Farmacisti Uniti e dall’Associazione cumulo e casse professionali. Nel volantino diffuso sui social vengono messi in evidenza gli aspetti all’origine della protesa che potete rileggere integralmente cliccando QUI.

Secondo Codacons, l’obbligo di iscrizionepenalizza tutti i farmacisti dipendenti, ma soprattutto le fasce più deboli della categoria come i disoccupati, i precari e i part time. I farmacisti dipendenti nuovi iscritti dal 2004 versano già un contributo a fondo perduto detto contributo di solidarietà, non utile a fini pensionistici ma solo a fini assistenziali. Elemento ancor più grave è che il sistema dell’Ente è a contribuzione fissa e prestazione definita e dunque non prevede aliquote contributive proporzionali al reddito, ma un fisso uguale per tutti”.

Inoltre, prosegue Codacons, “si pone in contrasto palese con l’art. 38 della Costituzione che sancisce che i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati con mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. L’iniziativa è pertanto finalizzata ad ottenere che l’obbligo di iscrizione all’Enpaf venga imposto solo a coloro che esercitano l’attività professionale e sono privi di altra copertura previdenziale, mentre, per tutti coloro che risultano per legge soggetti ad altra copertura previdenziale obbligatoria, per quelli che non esercitano la professione e per quelli senza un rapporto di lavoro in atto, si preveda la non obbligatorietà dell’iscrizione all’Enpaf”.

Filippo Folliero

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