Sarà capitato a tanti di non ricordare il PIN o la Password di accesso ad una delle APP utilizzate, magari proprio quando si ha particolarmente fretta di utilizzarla.
La dimensione del problema e del piccolo dramma la si realizza immediatamente: ad esempio non posso più utilizzare la funzione “parcheggio auto” o non posso più comprare on line perché dopo aver dato i dati della carta devo aprire l’APP della banca per confermare il pagamento!
Con il riconoscimento facciale all’apertura di una APP è quasi automatico il processo “dimenticati il PIN… tanto non serve più” e siccome molti preferiscono non memorizzarlo sui device per ragioni di sicurezza, alla prima occasione che lo si deve utilizzare scatta subito il dramma della… memoria perduta.Il piccolo dramma momentaneo ci fa riflettere sulle dipendenze dalle APP che in tanti abbiamo. Chi utilizza più, ad esempio, le carte stradali? Se il cellulare è scarico o non c’è campo scopriamo che potremmo perderci in un attimo, tanto siamo disabituati a farci guidare anche dai cartelli stradali e potremmo ritrovarci ad implorare la resurrezione dello smartphone e di google maps.
In realtà vivere senza APP si può, ma con qualche piccola grande difficoltà se queste ultime hanno creato in noi piccole o grandi dipendenze. Dobbiamo ammettere che le app per smartphone hanno cambiato le nostre vite e sono soprattutto le app di social networking e di gioco quelle più popolari tra gli utenti di smartphone in tutto il mondo.
Il Covid19 ha aumentato ancora di più l’utilizzo delle APP per qualsiasi cosa ma, ora che si va verso un graduale ritorno alla normalità, abbiamo l’occasione di riscoprire come vivere anche senza APP può essere possibile. Certo, meno comodo, ma già limitare l’utilizzo di queste ultime solo a necessità assolute potrebbe essere un primo passo per iniziare a guarire da una graduale assuefazione che ci ha trascinato dentro senza neanche accorgercene.