Ambiente & Salute: Miasmi, consigli tecnici per una attendibile misurazione di intensità e provenienza

La questione miasmi giorno dopo giorno diventa sempre più delicata in tante zone del mondo e dell’Italia, ma mai come in Campania in questi ultimi mesi l’allarme è sempre più elevato.

Dopo gli ultimi casi, tra i più famosi quelli di Battipaglia (SA), in tanti hanno provato a dare idee, soluzioni,  strategie su come fermare o almeno tamponare quest’emergenza. Finora abbiamo potuto constatare la presenza dei miasmi solo grazie alla percezione olfattiva degli abitanti dei vari quartieri della città e abbiamo presupposto che i focolai dei miasmi erano esclusivamente di provenienza dall’area dell’impianto di compostaggio di Eboli o dalla zona industriale di Battipaglia.

COME “MISURARE” I MIASMI – Sono state mai valutate quartiere per quartiere la “velocità” e la “direzione del vento” con degli “Anemometri”?

Cos’è un Anemometro? Esistono diversi tipi di anemometri, i più semplici sono quelli nei quali la velocità del vento viene determinata misurando l’inclinazione che conferisce a un filo a piombo, e quelli a palette, nei quali la velocità del vento è calcolata in base al numero di giri compiuti in un tempo determinato da una ruota imperniata munita di palette e coppette.

Se questo non è stato fatto, sarebbe il caso di cominciarlo a fare. Infatti, armati solo di buona volontà, di un pò di impegno e di strumentario portatile attendibile possiamo stilare una mappa delle “sorgenti inquinanti” presenti sul territorio di Battipaglia e di Eboli. 

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Dr. Lello Matonti

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