Due chiacchiere con Sergio Parisi: “Serve esperienza per riaccendere la passione nei giovani”

Come raccontatovi in questi mesi, in periodo di campagna elettorale, diamo spazio a chi voglia con rispetto ed educazione far conoscere i propri progetti e il proprio pensiero ai cittadini e ai nostri lettori.

Tra i candidati al consiglio regionale c’è anche l’avvocato Sergio Parisi, ex sindaco del comune di Palomonte, che vanta un lungo trascorso da amministratore della cittadina della Valle del Sele e oggi è capogruppo di minoranza in quel di Palomonte.

Parisi è pronto ad andare alla conquista della Regione Campania a supporto del presidente Vincenzo De Luca con la lista “Noi Campani”.

Giovani, territorio ma soprattutto tanta esperienza da mettere al servizio dei cittadini. Questi sono gli asserti cardine su cui si basa il Parisi pensiero.

“I giovani devono tornare a credere nella politica e per far si che ciò accada hanno bisogno di esperienza e modelli da seguire che possano riavvicinarli ad un mondo che ormai viene visto in maniera negativa dalle nuove generazioni. Nessuno si preoccupa del futuro, del loro futuro e li vediamo andar via al nord o espatriare a cercare miglior fortuna”

MANCA COMPETENZA – Secondo Parisi il problema è da ricercare soprattutto nel risvolto costituzionale, di una legge elettorale che consente a chiunque di venire eletto a prescindere dal consenso.

 “In questi anni abbiamo visto eletti personaggi senza alcuna esperienza politica, catapultati probabilmente in un mondo più grande di loro. Persone senza alcuna conoscenza, che hanno rovinato e messo in ridicolo un ruolo che dovrebbe essere sinonimo di responsabilità e competenza. Per ottenere risultati ci vuole esperienza e per far si che i giovani possano essere un giorno dei politici adeguati ed all’altezza della situazione è necessario che essi abbiano dei punti di riferimento, degli esempi per crescere ed appassionarsi.

 I miei trascorsi parlano per me, io sono della vecchia guardia quando la politica e i voti si cercavano casa per casa, di persona in persona e non come oggi che bastano pochi click per entrare nelle case delle persone senza farsi realmente conoscere”

DE LUCA UOMO D’AZIONE – Il tema dell’esperienza continua ad essere presente nelle parole di Parisi che vede nell’attuale Presidente della Regione un esempio di politica vera, di chi si è fatto nel tempo:

“Si sono creati i presupposti giusti per avviare questo percorso. Credo che il presidente De Luca abbia svolto in modo impeccabile il suo lavoro, partendo da una posizione sfavorevole e negli ultimi mesi affrontando una situazione straordinaria. Questa questione ha toccato un po’ tutti i governatori ma De Luca mi sembra sia stato uno dei migliori, se non il migliore ad affrontare questa problematica. Può piacere o non piacere ma è innegabile che sia una persona che preferisce i fatti alle parole, è una persona che agisce in modo concreto concreto. Non solo parole”

AZIONI A SUPPORTO DEL TERRITORIO – Proprio l’uomo d’azione De Luca, per Parisi è garanzia di poter mettere in pratica alcune delle sue idee e delle sue battaglie, a partire da quella ambientale.

“La mia battaglia è fondamentalmente legata alla difesa del territorio, dal punto di vista idrogeologico e da quello della salubrità dell’aria, della pulizia del nostro mare, delle nostre coste e della valorizzazione dei nostri immensi patrimoni artistici e culturali. Una strategia adeguata che coniughi queste problematiche  in sintonia con tutti gli aspetti del mondo del lavoro potrebbe avere risvolti positivi dal punto di vista occupazionale.

 Ad esempio, per dirne una, per controllare meglio i nostri territori  perchè non assumere delle persone (pagate e non volontari) con l’obiettivo di monitorare e prevenire i problemi, in particolar modo gli incendi, gli sversamenti illegali e l’abbandono indiscriminato dei rifiuti? Così si creerebbero non solo nuovi posti di lavoro ma anche una maggiore salvaguardia delle nostre zone”

UN FUTURO IN CRESCENDO – L’avvento del Covid e la discussione quotidiana di tante emergenze che vengono analizzate superficialmente (come la questione migranti) non permettono, secondo Parisi, di poter aver un quadro chiaro ed omogeneo della situazione attuale. Anche questo è figlio di una visione marginale dettata dalla mancanza di esperienza e del ‘masticare’ quotidianamente pane e politica.

Come in tutte le cose, un basso livello di partenza non permette grandi miglioramenti e invece è proprio qui che bisogna lavorare perchè secondo Parisi, il successo di un buon piano e di una buona azione politica si basa sul volersi migliorare non solo per la comunità ma anche per se stessi, dimostrando a chi c’era prima che si può fare di più.

“Chi viene dopo deve porsi sempre come obiettivo di far sempre meglio di chi c’è stato prima, solo così si potrà arrivare pian piano ad un livello di politica da vedere con rispetto e voglia partecipativa da parte dei giovani e dei cittadini tutti”

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