Se non me lo chiedi so cos’è. Ma se me lo chiedi non lo so più!
Questo diceva Agostino d’Ippona, vescovo vissuto tra il quarto e il quinto secolo che la Chiesa ha eletto a proprio dottore. È una dimensione, il tempo, con la quale tutti noi conviviamo ogni momento, che tutti pensiamo di sapere cosa sia e con cui, da sempre, la filosofia si misura.
Ma il tempo è una dimensione di cui si occupano tutti i fisici teorici che cercano di unificare la relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica in un’unica teoria unitaria: la gravità quantistica.
Tra loro c’è Carlo Rovelli che ha elaborato una delle principali linee di questa teoria unitaria (gravità quantistica a loop). Autore del libro ”La realtà non è come ci appare”, Rovelli dice che “la fisica ci ha chiarito molte cose che non sapevamo, anche sul tempo ma ha anche sollevato nuove domande di cui non conosciamo ancora le risposte”.
Dimenticando il tempo tutto diventa più semplice. È più facile capire come funziona il mondo a livello fondamentale. Ciò vuol dire che il tempo non esiste? No, significa solo che il “tempo” è un concetto utile quando si studiano le strutture più generali del mondo.
Newton ha messo il tempo su un piedistallo in cui prima il tempo non c’era. Ha separato il tempo dagli accadimenti del mondo. Ha immaginato che il tempo passi di per sé, indipendentemente da tutto il resto. Come una commedia in cui ci sia il primo atto, il secondo, il terzo atto, ma sul palco non succede niente.
Einstein si è accorto che in mezzo fra quello che chiamiamo passato e quello che chiamiamo futuro, c’è qualcosa d’altro che prima nessuno aveva notato. Il motivo per cui non si nota quel ”qualcosa d’altro” è che dura molto poco. Quanto dura dipende dalla distanza. La relatività generale ha fatto un passo importante via dalla concezione del tempo di Newton (tempo che passa anche quando non succede niente).
La teoria torna alla concezione di Aristotele: non c’è il tempo da solo. Quello che chiamiamo tempo è solo un modo di tenere conto di come si muovono le cose. La meccanica quantistica e le teorie ad essa collegate lo descrivono come una sorta di schiuma. Lo spazio e il tempo si frantumano in una specie di schiuma microscopica.
FISICA & FILOSOFIA – Grande sfida, quindi, è capire ciò che noi usiamo chiamare con il termine “tempo”. Per la nostra realtà nulla ci è più misterioso e sfuggente del tempo. Esso ci appare come la forza più grande ed inarrestabile dell’universo, che ci accompagna inesorabilmente dalla culla alla tomba. Ed è qui che fisica e filosofia si uniscono, è qui che creano una fusione di pensieri e teorie che ci permettono di trovare le risposte che cerchiamo.
Seneca, ad esempio, analizza la vita divisa in tre tempi: passato, presente e futuro. Il presente è breve, il futuro è incerto, il passato sicuro. Ognuno consuma la propria vita e si tormenta per il desiderio del futuro e per la noia del presente, sottolinea il filosofo romano. Solo praticando un esercizio continuo si può aspirare ad avere un rapporto costruttivo con il tempo. Come Seneca, tanti sono i filosofi che si sono occupati di tale argomento, che si sono cimentati dando le più disparate definizioni. Nulla è più misterioso e sfuggente del tempo.
La concezione filosofica del tempo, così come dello spazio, oltre a fornire un modello di interpretazione dei fenomeni studiati dalla fisica e dalla scienza, si carica di significati spirituali, religiosi e psicologici, a seconda del contesto storico e culturale. Negli Stati Uniti qualcuno si è divertito a stilare una classifica dei dieci desideri più importanti o “più
desiderati” nella vita dell’uomo. Ebbene, tre dei cinque desideri riguardano proprio il tempo… in questo caso il tornare indietro nel tempo, magari per rimediare ad una situazione infelice, per rivedere una persona cara, per dare quell’ultimo bacio prima di andar via.
E questo perché viviamo in un costante cambiamento, in costante evoluzione, immersi in abitudini stressanti. Spesso osserviamo il tempo scivolare via dalle nostre mani senza esserne pienamente consapevoli.
La filosofia ci aiuta ad osservare, ad aprire la mente e ci spinge verso nuovi orizzonti. E forse il bello della filosofia è proprio questo. Ci permette di sognare in qualche modo, attraverso i modi diversi di esprimere concetti e sensazioni, attraverso pensieri ed emozioni, nel rispetto della vita e dell’universo che ci circonda.
Il tempo è un’illusione. [Einstein]
Il tempo è l’emissario dello spirito, ciò che ne esprime la negatività sul piano reale, ciò che promana dunque dal carattere negativo cui lo spirito si forma. [Hegel]
Silvana Volpe