Eboli è divisa in due, l’appello di Confesercenti: “Lo sviluppo si è spostato a Santa Cecilia”

Lo sviluppo e la ricchezza si spostano a Santa Cecilia. E’ questo l’allarme lanciato da Confesercenti Eboli che sostiene come ormai si stiano delineando due città.

Ad essere onesti non è che ci sia molto da meravigliarsi, basta essere un po’ pratici del territorio in cui si vive e della sua storia ma Confesercenti avverte i cittadini del centro urbano:

“Abbiamo una città che corre, la frazione più popolosa di Santa Cecilia e una che arranca, il centro urbano di Eboli. La notizia della chiusura dello sportello urbano di banca Bper conferma ulteriormente questa tendenza. Era già in atto dagli anni ’90 e pochi se ne sono accorti. Aumento della popolazione attraverso la presenza degli immigrati, crescita degli esercizi commerciali, sviluppo delle imprese agricole, apertura sempre maggiore di sportelli bancari. Nelle prossime settimane Santa Cecilia avrà ben 5 sportelli bancari prosegue Confesercenti – mentre il centro urbano si fermerà a quattro. E’ il segno di una effervescenza economica che il centro urbano sta smarrendo progressivamente. Nei mesi scorsi era già avvenuto un fatto assai importante e significativo: il servizio di tesoreria comunale e’ stato aggiudicato alla Banca dei Comuni Cilentani che ha il suo sportello a S. Cecilia e non nel centro urbano di Eboli. I segnali di una frattura economica nel tessuto cittadino sono evidenti da lustri. La politica ci metta mano, stiamo rischiando di avere una città del lavoro e dello sviluppo e una città della burocrazia e di funzionari pubblici”

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