Ve ne abbiamo parlato tantissimo in passato ma, finalmente, la città di Eboli, attraverso l’impegno dell’impresa sociale srl Antiche Fornaci ha ripulito il sito archeologico restituendogli la dignità persa nel corso degli anni.
L’impresa ha ricevuto negli scorsi mesi la villa romana in gestione da parte del comune di Eboli che, a sua volta, ha ottenuto la gestione in seguito ad un protocollo d’intesa firmato lo scorso marzo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino per valorizzare il patrimonio archeologico e promuovere il territorio.
“Antiche Fornaci”, dunque, ha provveduto alla pulizia, operazioni che naturalmente sono state svolte sotto la guida di un’addetta ai lavori, autorizzata dalla Soprintendenza, come il tecnico-archeologo Maria D’Andrea, membro del comitato scientifico Antiche Fornaci e figura necessaria per evitare che durante il taglio dell’erba si potessero arrecare ulteriori danni alle struttura: “La prima cosa da fare era ripulire e riportare alla luce la Domus, sia sotto il profilo igienico-sanitario per gli abitanti della zona sia per ridare dignità al complesso archeologico – spiga l’archeologa – il nostro intento nell’immediato futuro è quello di rendere la villa fruibile al pubblico, con pannelli descrittivi che aiutino i visitatori ad orientarsi e successivamente creare anche progetti con il supporto di scuole locali”.
Dopo una prima pulizia avvenuta quattro anni fa e un successivo periodo di totale abbandono, la Domus era salita agli onori di cronaca proprio per un possibile progetto di pulizia dell’area in collaborazione con una scuola locale e che i ragazzi avrebbero svolto come alternanza scuola-lavoro, come raccontato dal professore di storia dell’arte e referente di quel progetto, Dino Pisaturo; progetto che poi la Soprintendenza ha deciso di non si è realizzare perché le condizioni igieniche in cui versava l’area avrebbero potuto creare problemi ai ragazzi (come la contrazione di herpes o infezioni varie).
Se nel breve termine l’obiettivo è rendere fruibile la Domus, per il futuro invece i progetti sono ancora più ambiziosi: “Vorremo creare un circuito che possa inglobare tutto il centro storico e la città di Eboli – spiega Maria D’Andrea – ma il sogno è di inserire il Museo Archeologico, la villa romana e le fornaci in un circuito più ampio che colleghi diversi siti vicini come Pontecagnano, Campagna e Buccino”
Filippo Folliero