Eboli, Domus romana: finalmente l’occasione per il recupero definitivo dell’area?

In quest’ultimo anno ci siamo occupati spesso della villa romana sita in località Paterno-Grataglie ad Eboli, abbandonata al suo destino in barba alla storia e alla cultura.

In tanti si sono indignati per il modo in cui è stato trascurato negli anni un bene così importante per il patrimonio storico-culturale ebolitano sia da parte delle varie amministrazioni comunali sia dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino.

GLI AVVENIMENTI RECENTI – Infatti, nel corso del tempo in tanti hanno provato a riqualificare l’area, ultimo in ordine di tempo il progetto portato avanti dal Liceo Classico E. Perito di Eboli e dal professor Dino Pisaturo per ripulire l’area e ridarle lustro tramite l’utilizzo dell’alternanza scuola-lavoro, un progetto validissimo che però fu bocciato dalla Soprintendenza per “mancanza di personale” e che vide spezzarsi l’entusiasmo degli studenti dopo l’incredibile rifiuto.

Non solo, ma anche i residenti di zona col tempo iniziarono a stancarsi di questa situazione che stava creando problemi anche di igiene pubblica a causa dell’inesistente manutenzione che aveva portato (cosa che troviamo tutt’oggi) la domus ad essere totalmente ricoperta dalla vegetazione con la successiva proliferazione di animali e conseguente rischio di malattie.

OGGI – Ora, finalmente, sembra che la Domus sia tornata ad avere un ruolo centrale nella pianificazione degli scenari futuri della città di Eboli, dato che pochi giorni fa è stata firmata un’intesa istituzionale tra il Comune e la Soprintendenza per valorizzare il patrimonio archeologico e promuovere il territorio. Tra le varie proposte figura proprio quella di riabilitare l’immagine della villa roma di Paterno-Grataglie.

Se l’amministrazione aveva le mani legate in merito alla gestione dell’area, sorprende positivamente come la stessa Soprintendenza che aveva detto no a professori e ragazzi ora, tramite i suoi rappresentanti, sia la prima a lanciare il grido del “valorizzare il sito archeologico”.

Come proposto già da molti in passato, finalmente la Domus potrebbe diventare una tappa importante dell’itinerario turistico ebolitano ed è quello che ci auguriamo tutti, sperando che questo progetto di valorizzazione dei siti archeologici si sviluppi in tempi celeri data la centralità che ha negli obiettivi dell’amministrazione come confermato sia dal Sindaco di Eboli, Massimo Cariello “la valorizzazione e conservazione del patrimonio rende la comunità più unita e permette alla città di promuovere la sua capacità di attrarre turismo ed economia, oltre a garantire la crescita culturale, a cui teniamo particolarmente; che dall’assessore alla cultura Angela Lamonica “valorizzare il patrimonio significa candidare il territorio a percorsi importanti, sul piano turistico e culturale”.

Le premesse sembrano positive, sperando di non doverci ritrovare tra un anno a ricordare come sia stato solo un annuncio di propaganda politica in vista delle prossime elezioni ma, siamo certi, che non sarà questo il caso.

La storia attende di risorgere dalle proprie ceneri e il 2019 sembra essere l’anno giusto.

Filippo Folliero

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