La Soprintendenza Provinciale dice no al progetto di pulizia della Domus romana

No della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno al progetto proposto dal Liceo Classico Enrico Perito per restituire dignità e valore storico alla Domus romana sita in località Grataglie, ad Eboli, tramite l’esperienza formativa dell’alternanza scuola lavoro.

Per chi non lo sapesse, la villa in questione risale all’epoca romana e da oltre 20 anni quest’ultima è stata chiusa ed abbandonata per poi, col passare del tempo, essere totalmente ricoperta da erba e sterpaglie tanto da non essere più visibile.

Domus prima dell’abbandono

Per restituire dignità al sito archeologico, l’architetto e insegnante di storia dell’arte presso il Liceo Classico di Eboli, Dino Pisaturo, ha avanzato la proposta progettuale di pulizia dell’area da portare a compimento insieme ai suoi studenti. Il progetto è stato accolto con entusiasmo sia dal dirigente scolastico Giovanni Giordano, sia dalla vice preside Rosa Caponigro. L’insegnante di storia dell’arte, inoltre, ha trovato massima disponibilità anche da parte del Sindaco di Eboli Massimo Cariello e dell’amministrazione comunale tramite la responsabile ebolitana dei beni archeologici, la dottoressa Scarano, che aveva incontrato personalmente e da cui aveva ricevuto la totale disponibilità a supportare il progetto con la possibilità di fornire ai ragazzi tutti gli strumenti adatti per ripulire l’area, come guanti e rastrelli.

Resti domus oggi
Resti domus oggi
Resti domus oggi
Resti domus oggi

Fin qui tutto bene, il progetto era pronto e mancava solo l’ultima firma per poter procedere, quella della Soprintendenza Provinciale ma, inaspettatamente, l’intoppo è arrivato proprio qui. Infatti, qualche giorno fa, una comunicazione inviata direttamente al dirigente del Liceo Classico, spiega come la Soprintendente Francesca Casule avesse si firmato, ma decidendo di bloccare tutto e di non approvare all’attività proposta:

“La villa romana è un organo fragile e con un equilibrio instabile, bisogna prima eliminare le criticità – si legge tra i vari motivi che hanno portato al no della Soprintendente – e il progetto non è stato preventivamente condiviso e concordato. Inoltre, gli impegni istituzionali di tecnici e funzionari della Soprintendenza non gli permetterebbero di assumere un impegno per così tante ore”.

Il progetto di alternanza scuola lavoro
Il progetto di alternanza scuola lavoro protocollato
La risposta della Soprintendente

Non solo il professor Pisaturo, ma soprattutto i suoi ragazzi sono delusi e amareggiati per l’andamento della vicenda: “Non capisco questa decisione, di certo non andavamo lì a scavare o a fare qualcosa di pericoloso ma a rimboccarci le maniche per ridare dignità ad un luogo che è così da anni – spiega amareggiato Pisaturo – Mi dispiace soprattutto per i ragazzi che quando hanno saputo la notizia non avevano parole per descrivere la loro delusione”.

La delusione dei ragazzi è più che comprensibile dato che per dei meri cavilli burocratici, chiamiamoli così, vedono sfumare la possibilità di prender parte ad un alternanza scuola lavoro stimolante, in un luogo ricco di storia. L’area archeologica, che rientra nell’itinerario turistico di Eboli, rischia di restare ancora a lungo nel dimenticatoio finchè i tecnici della Soprintendenza non si libereranno dai loro impegni…

Pannello informazioni
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Filippo Folliero

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