Eboli, taglio degli alberi. Il prof. Abbinente: “Fu un’opera inutile per la città, un capriccio”

Il noto storico ebolitano, il professor Francesco Paolo Abbinente, torna a parlare dell’abbattimento degli alberi lungo i viali Amendola e Matteoti. In passato il professore fu uno dei primi a lanciare l’allarme riguardo ai platani malati.

Quest’ultimo si aspettava un intervento di sostituzione e non una totale estirpazione dei Platani sostituiti da Tigli, il cui legno è atto più all’uso commerciale che ornamentale per una città. Ecco perchè a distanza di oltre un anno il professore torna a parlare di quello che secondo lui fu un grande errore:

“Virgulti emergono dai tigli espiantati, che erano il secolare ornamento della città. Questo riconferma l’inutilità dell’opera compiuta a suo tempo da chi la pensò per puro capriccio. Il mio intervento è atto a spiegare che gli alberi del viale Amendola e Matteotti posso essere rigenerati orientando la crescita e lo sviluppo dei virgulti ora fuoriusciti in massa dove sono stati fatti dei tagli violenti. La fase di crescita è rapida in vigore del potenziale vegetativo del tiglio ed è rapida anche la raggiunta dell’età avanzata. Questo non è un legno ornamentale ma un legno pregiato per intaglio e carbone buono per matite e polvere da scoppio. Materiale di qualità per artigianato e industrie”

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