La Regione revoca il finanziamento per la Casa del Pellegrino. L’Ente rischia il dissesto?

La Giunta Regionale della Campania revoca i fondi per la Casa del Pellegrino e per il Comune di Eboli si materializza all’orizzonte lo spettro del dissesto finanziario. Doccia gelata per l’Ente che si è visto revocare ufficialmente il finanziamento per l’intervento “Costruzione Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano” che prevedeva un importo complessivo di circa 6 milioni di euro. Di questa somma, per la realizzazione del centro, alias ‘Casa del Pellegrino’, fu stipulata una convenzione tra Regione e Beneficiario in modo da ricevere la prima tranche di fondi che ammontava a 1 milione e 700 mila euro e utilizzata per la costruzione della struttura.

Il Documento inviato all’Ente dalla Regione

In seguito, il cambio di destinazione d’uso messo in atto in un secondo momento dal Comune di Eboli, è stato il pomo della discordia con la Regione che, dopo accurate valutazioni, non ha accolto le controdeduzioni dell’Ente e oltre alla revoca del finanziamento ha imposto il procedimento di recupero delle somme già versate, insieme agli interessi legali maturati, che dovranno essere restituite dall’Ente entro 60 giorni dal ricevimento del decreto di revoca del finanziamento, arrivato ufficialmente il 7 maggio scorso a firma del dirigente della Direzione Generale per il Governo del territorio della Regione Campania, Dr. Giulio Mastracchio. Ricordiamo che inizialmente le condizioni per ottenere il finanziamento necessario alla costruzione della struttura, dunque la destinazione d’uso originale della Casa del Pellegrino, erano state sottoscritte con apposita convenzione come quelle di un edificio per l’accoglienza attraverso attività di inclusione sociale ed assistenza a favore dei fedeli, dei pellegrini, dei ceti sociali emarginati, degli anziani, dei minori, delle ragazze madri e di supporto a tutte le situazioni che potessero comportare difficoltà all’interno della società. Invece, dal marzo 2017, mese in cui il Comune decise con una delibera di ampliare la destinazione dell’immobile con lo scopo di potenziare i servizi socio-assistenziari-sanitari e di affidare la gestione del Centro Polifunzionale a terzi, sono iniziati i primi sospetti da parte della Regione che, col tempo, ha appurato l’assenza di coerenza con l’Obiettivo Operativo concordato inizialmente.

Il Documento inviato all’Ente dalla Regione

ISES – E’ d’obbligo ricordare che oggi all’interno della Casa del Pellegrino vi sono ben 20 disabili appartenenti alla cooperativa ex ISES che, in seguito al suo fallimento, sono stati spostati al centro Polifunzionale (dove non hanno l’assistenza necessaria non essendo struttura sanitaria) in attesa di un nuovo cambio di destinazione che fin’ora non è arrivato, neanche dopo l’ultimo consiglio comunale per mancanza dei consiglieri necessari al voto, mandando su tutte le furie le oltre 20 famiglie che attendono il cambio di destinazione dallo scorso 1 marzo (data ultima per occupare la Casa del Pellegrino e dove i ragazzi in questo momento si trovano ancora, ma legalmente non potrebbero esserci) e che da mesi sono senza lavoro e con dei ragazzi diversamente abili da assistere.

Entro il 7 luglio 2018 il Comune di Eboli dovrà restituire i finanziamenti ricevuti finora e già utilizzati per la realizzazione della Casa del Pellegrino ma, dato che non si parla di pochi spicci ma di milioni di euro, non è certo che l’Ente sia in grado di coprire l’ingente somma in così poco tempo. In questo modo si aprirebbero scenari drammatici con il Comune a rischio dissesto finanziario e, nel caso si dovesse arrivare a questo, il default dell’Ente andrebbe a danneggiare tutta la città dal punto di vista sociale e dal punto di vista economico-finanziario.

Filippo Folliero

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