E’ tornato lo ‘stagno’ di Piazza della Repubblica. Così fu definito la scorsa estate il monumento dedicato alla memoria di Vincenzo Giudice, dopo lo stato di abbandono in cui versava. Ebbene, da qualche giorno, i cittadini stanno segnalando la nuova condizione di degrado in cui si trova il monumento al centro della piazza principale di Eboli. Come riportato anche dal quotidiano “La Città”, quella che in estate fu definita ironicamente “area di sgambamento per rane” si ripresenta in uno stato poco consono al luogo in cui si trova e non poteva passare inosservata agli occhi dei cittadini. L’acqua che circonda il busto sul monumento non viene depurata da tempo e di conseguenza si è formato un piccolo stagno che ‘ospita’ rifiuti e non solo: “Ad un occhio attento non sfuggirà anche qualche piccolo girino”, esclama uno degli ebolitani che ha segnalato l’incuria del monumento.
La scorsa estate su questa problematica si espose l’autore dell’opera, l’architetto ebolitano Luca Bruno, che sostenne come una manutenzione attenta e accurata fosse necessaria per mantenere la buona funzionalità del monumento sia dal punto di vista della pulizia sia dal punto di vista dell’illuminazione. “I batteri in quell’acqua si sono formati e vedrete che saremo punto e da capo”, dichiarò nel mese di luglio l’architetto Bruno. Il monumento è dotato di un sistema che permette la depurazione dell’acqua, ma che purtroppo viene ostruito a causa dell’inciviltà di chi getta senza ritegno rifiuti nella fontana, tra lattine e bottigliette di plastica: “Qualcuno sostiene che non ci sia uno scarico nella fontana, quando invece è solo nascosto per una questione estetica”, dichiarava l’architetto. Stesso discorso anche per l’illuminazione, in gran parte danneggiata a causa di vandali che si sono ‘divertiti’ a strappare i fili che collegavano le luci.
Filippo Folliero
