Salerno e Provincia, raccolta olio esausto: tutte le strutture attrezzate per le festività

“A Natale puoi..”, si canta nella famosa canzone in voga in questo periodo e quello che a Natale possiamo fare è raccogliere correttamente l’olio esausto, ovvero l’olio che utilizziamo in cucina.

Non disperderlo nell’ambiente è fondamentale, perchè ad esempio gettare l’olio nel lavandino o buttarlo negli scarichi di casa genera problemi a cui neanche pensiamo quando compiano il gesto.

COSA SUCCEDE DOPO? – Quando la rete fognaria non dispone di un impianto di depurazione, l’olio esausto arriva direttamente al suolo, si immette nei corsi d’acqua, in mare o contamina falde acquifere. Quando la rete fognaria dispone di un impianto di depurazione non si ha un impatto ambientale ma un grosso danno economico che grava sulle tasche dei cittadini con un consistente aumento dei costi di trattamento delle acque reflue. Abbiamo di conseguenza diversi tipi di inquinamento:

Inquinamento del suolo – L’olio esausto si deposita intorno alle zolle di terreno andando a creare una pellicola sottilissima e impermeabile impedendo il normale passaggio dell’acqua e il transito delle particelle nutritive che vengono normalmente assorbite dalle radici capillari delle piante.

Contaminazione delle falde – L’olio esausto una volta raggiunta una falda, può penetrare nei pozzi di acqua potabile rendendoli inutilizzabili: un solo litro d’olio esausto può danneggiare un milione di litri d’acqua rendendola non più potabile.

Inquinamento di fiumi e mari – Creando una superficiale pellicola, l’olio esausto che raggiunge bacini idrici, fiumi e mari, impedisce l’ossigenazione dell’acqua compromettendo l’esistenza di flora e fauna. In più, l’olio esausto impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari danneggiando drasticamente l’ambiente marino e la vita in acqua.

 

 

COME SMALTIRLO A SALERNO E PROVINCIA – Puoi portarlo alle isole ecologiche oppure nei seguenti punti di raccolta, dove, con grande senso civico, tanti sacerdoti e associazioni ospitano una struttura per la raccolta. Ecco i punti comune per comune:

Salerno: Chiesa dell’Annunziata (via Portacatena), San Pietro in Camerellis (corso Garibaldi), Associazione Sant’Andrea nell’Annunziatella (via Canali), Parrocchia di Maria SS. del Carmine e San Giovanni Bosco (Quartiere Carmine), Dopolavoro Ferroviario (via Dalmazia), San Giovanni e San Felice (Torrione alto), Santa Croce (Torrione), Santa Maria ad Martyres. Oratorio (Torrione), Centro Studi Regina Senatore (via Torrione 111), Casa Nazareth (via Guariglia, quartiere Europa), Volto Santo (Pastena), Chiesa di Gesù Risorto (quartiere Arbostella), Santa Margherita (quartiere Santa Margherita), Sant’Eustachio (Quartiere Sant’Eustachio), Maria SS. del Rosario di Pompei (Quartiere Mariconda), Cooperativa sociale Il Villaggio di Esteban (via Mauri), Santa Maria della Consolazione (via Laspro), Maria SS. della Medaglia Miracolosa (parco Pinocchio), San Paolo Apostolo (rione Petrosino), Parrocchia Santa Maria dei Barbuti (Quartiere Fratte), Parrocchia Nostra Signora di Lourdes di Matierno, Chiesa Sant’Eustachio di Brignano, Chiesa San Michele di Rufoli.

Mercato San Severino: Chiese di Curteri, Torrione, Pandola, Costa, Acquarola, Convento di Sant’Antonio, Sant’Eustachio.

Cava de’ Tirreni: Circolo di Legambiente, Chiesa di Santa Croce di Cava, Chiesa di Santa Maria del Rovo, Istituti Della Corte-Vanvitelli e De Filippis-Galdi.

Pellezzano: Chiesa di San Bartolomeo

Bellizzi: Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù”

Pontecagnano: chiese di Faiano, Picciola, Chiesa del Corpo di Cristo

Palomonte: Parrocchia Madonna di Pompei

Battipaglia: Isola ecologica/Ecocentro, via Spineta, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 12 e il sabato 8:00 – 11:00; Scuola Calamandrei (cortile esterno), via Ionio; Palazzetto “Puglisi” (cortile esterno), quartiere Belvedere; Legambiente, orto sociale pressi di Villa Maria; Caffè Smile, via Generale Gonzaga.

L’iniziativa è stata avviata dal gruppo industriale “Mangia”, con la consociata “Lem” che si occuperà della raccolta e del trasporto dell’olio.

Filippo Folliero

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