Salerno: “La maledizione dell’acciaio”, presentato il libro all’insegna della cultura per l’ambiente

Presso la Mondadori Bookstore del Centro Commerciale La Fabbrica, si è svolta lo scorso sabato la presentazione del libro “La maledizione dell’acciaio” scritto da Oreste Ciccariello da un’ idea di Gigi e Ross, Rogiosi editore.

Una giornata all’insegna della cultura: cultura per l’ambiente, quella della quale la nostra società sembra avere drammaticamente bisogno. Un diritto all’ambiente che si lega al diritto alla salute, costituzionalmente sancito e che in ambito europeo guarda alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) e al diritto alla “qualità della vita“. La platea di ospiti, che hanno arricchito la presentazione, ha fatto sì che si arrivasse ad un vero e proprio convegno sui temi ambientali con un moderatore di eccezione: il Presidente del Comitato e Associazione “Salute e Vita” di Salerno, che tutti conoscono per l’instancabile battaglia contro le Fonderie Pisano, Lorenzo Forte.

Presenti anche il medico otorino laringoiatra Paolo Fierro, da Napoli, vice presidente nazionale di Medicina Democratica, il fotoreporter salernitano Ivan Romano da sempre impegnato su temi sociali, il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra, che ha un forte legame con il Comitato “Salute e Vita”, legato alla lotta civile per riportare la legalità nella Valle dell’Irno (Fonderie Pisano) e il Vice presidente dell’Associazione “Salute e Vita” Antonio Di Giacomo nella doppia veste di tecnico ambientale e di attivista per i diritti dei cittadini oppressi dall’inquinamento.

IL LIBRO – Il libro nasce come uno strumento, una chiave per arrivare a parlare di inquinamento del proprio territorio , di svendita del futuro dei propri figli e della salute dei propri concittadini, il tutto veicolato da una struttura leggera, dotata di una fruibilità che è necessaria per arrivare al target predefinito: i giovani. I giovani ci salveranno, vedi Greta Thunberg. Interessante conoscere la gestazione di quello che, nata come una sceneggiatura, è poi diventato questo libro. Uno scambio di idee tra Gigi e Ross in pomeriggio estivo a Fuorigrotta, ha poi portato alla voglia di raccontare una storia che fosse intrisa di un messaggio potente: se ti impegni e credi fortemente in un qualcosa allora tutti i risultati sono raggiungibili.

I due attori parlano con un loro amico, non uno qualunque, una persona che di lotte caparbie ne sa qualcosa, il magistrato anticamorra Catello Maresca che sarà il trait d’union tra il duo comico e Oreste, lo scrittore. Catello Maresca che firma anche la prefazione del libro.

LA STORIA – Il protagonista è Massimo, un ragazzo che perde il padre, un lavoratore dell’Italsider di Bagnoli e che promette a se stesso di provare a cambiare le cose. Un percorso di formazione quello di Massimo che lo porta a fare delle scelte precise come quella di scegliere la strada della medicina, ed ineluttabilmente la sua strada si incrocia con quella di un sito produttivo ormai dismesso ma, solo apparentemente sopito e che miete con i suoi veleni tossici ancora vittime, con le bonifiche che, ancora oggi stentano a partire. Un eroe borghese Massimo, come ce ne sono stati nella storia del nostro paese e della nostra terra, la Campania; prima di tramutarsi con la forza della fantasia, in un supereroe con tutti i crismi.

Il filo rosso di tutto il pomeriggio è chiaramente l’assenza o il fallimento di istituzioni troppo grandi per dichiararsi vinte. Lo Stato, assente a Bagnoli, scenografia del libro di Oreste Ciccariello, lo Stato assente in Puglia, lo Stato assente a Salerno, rispetto all’inquinamento nella Valle dell’Irno, da piu’ di 5 decenni vessata da un impianto siderurgico fortemente impattante. Lorenzo Forte ricorda le battaglie del Comitato e lascia spazio al Vice presidente dell’associazione Antonio di Giacomo, che rappresenta un pò il Massimo del libro: Antonio è la prova vivente che l’autore ha utilizzato un criterio di verosimiglianza in modo preciso per disegnare la figura del protagonista/supereroe. Antonio ha perso la madre per una patologia, l’asbestosi, che è tipica di chi lavora in fonderia, senza che lei ci abbia mai messo piede. L’unica colpa era quella di viverci accanto. Da questa la decisione di contribuire con il suo lavoro, da tecnico ambientale per tentare di migliorare le cose, per dare ad altri la possibilità di avere una vita migliore. Crea e brevetta un sistema di filtri completamente naturali per l’inquinamento indoor, collaborando anche con l’Università di Salerno e l’Università di Cassino. Un “modesto artigiano dell’ambiente” si definisce.

Le persone conosciute presenti sabato pomeriggio alla Mondadori, hanno tutte l’ardire di essere meno razionali e più speranzose che un futuro altro sia possibile per il nostro territorio. Gigi e Ross accennano all’idea di trasformare questa storia in un film, in fondo nasce come sceneggiatura ed è forse giusto dargli la giusta dignità. E’ sempre incredibile tastare con mano la forza di un messaggio ben veicolato, soprattutto quando, movimenti nati in nord Europa, ci dimostrano che una giovane donna può far scendere in piazza milioni di italiani sotto, il per alcuni esausto, tema dell’ambiente. Questo libro ben scritto, questi due comici che fanno i seri per una sera, pur lasciandosi andare a momenti di leggerezza, questi attivisti presenti all’evento sono uno stimolo a non mollare ed a sperare ma sempre rimboccandosi le maniche.

Ed io che pensavo che in un Centro Commerciale non si potesse parlare di cultura o di temi “impegnati”, sono tornato a casa con un bel libro e la convinzione di essere circondato, sì da terribili mostri ma anche da anticorpi altrettanto forti.

Matteo Zoccoli

CHE DICI?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *