I terremoti da sempre hanno tormentato le popolazioni della terra spesso cambiando la storia e i territori. Alcuni studi rilevano che le mofete, un naturale degassamento del suolo, sono state spesso fonte di studi per i vulcanologi.
Si racconta che a Rocca San Felice (AV) dove si trova un’attività postvulcanica, il giorno 22 Novembre del 1980 le mefite si disseccarono e ci fu un’intensa tempesta elettromagnetica. Il 23 Novembre del 1980 alle ore 19.35 ci fu il terremoto dell’Irpinia. Le Mefite di Oliveto Citra (SA) sono rientrate nel programma di studio: INGV condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, del Dipartimento della Protezione Civile.
- Come prevedere i terremoti
Nel 1703 il francese Jean de Hautefeuille inventò il primo sismografo che stabiliva la potenza della scossa, ma molti secoli prima esattamente nel 132 d.C. Zhang Heng era riuscito a inventare un congegno in grado di prevedere i terremoti. Zhang Heng era l’astronomo dell’impero cinese della dinastia Han e tracciò una delle prime mappe stellari. È ricordato ancora oggi per la sua straordinaria invenzione in grado di percepire la scossa di terremoto a miglia di distanza, sorprese la corte quando presentò la sua invenzione, anticipando l’occidente.
- Il Sismoscopio di Zhang Heng
Intorno al vaso di bronzo, di circa due metri di diametro, erano disposti otto draghi verticali con la testa in giù, ogni drago aveva una pallina in bocca e sotto ognuno di esso erano disposte delle anfore a forma di rospi con la bocca aperta. Quando avveniva un terremoto il pendolo all’interno del vaso oscillava azionando un meccanismo complesso che permetteva alla bocca del drago di aprirsi e lasciare cadere la pallina. Ogni drago era disposto in un punto cardinale e indicava che da quella direzione era appena avvenuto il terremoto. Più volte lo scienziato è riuscito a dimostrare all’imperatore in quale direzione si sarebbe verificata la scossa.
- Curiosità
Il sismoscopio inventato da Zhang Heng è andato perduto nella storia ma nel 2005 un gruppo di studiosi di Zengzhou, città natale di Zhang, ha ricreato il sismoscopio, riuscendo ad individuare quattro eventi sismici fra la Cina e il Vietnam.
Laura Piserchia