Sito di Stoccaggio rifiuti, Pontecagnano: l’ASIS diffida il comune

Rimandato il Giudizio in Camera di consiglio che si sarebbe dovuto tenere domani mattina alle ore 9:30 al TAR di Salerno in piazzetta San Tommaso d’Aquino n.3. Il ricorso di tipo ordinario proposto dalla “D e D Italia S.P.A” e dalla “La Caffè Santa Cruz S.R.L.” è contro la Regione Campania, l’Asl di Salerno, l’Ecosider Ricicla srl, il comune di Pontecagnano Faiano, l’Arpac e anche dipartimento provinciale di Salerno. Entrambe le società sono rappresentate dagli avvocati Francesco Lanocita, Simona Corradino e Giuseppe Lanocita con studio in Salerno.

Le aziende richiedono:

• l’annullamento del Decreto Dirigenziale n. 27 dell’11 /3/2019 con il quale il dirigente della regione Campania – staff tecnico amministrativo – Valutazioni ambientali, ha escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto di impianto da adibire ad attività di stoccaggio, selezione, cernita e riduzione volumetrica di rifiuti speciali non pericolosi e messa a riserva di rifiuti speciali pericolosi alla via Irno del comune di Pontecagnano Faiano della ECOSIDER RICICLA SRL;

• L’annullamento del parere della commissione VIA, VAS, VI espresso nella seduta del 21 Gennaio 2019;

• Del verbale della conferenza dei servizi tenutasi il 12 Aprile 2019 e di tutti gli altri verbali
precedenti.

• Che si valuti il problema di carenza dell’elenco degli enti contattati dalla Commissione Via.
Emerge infatti la mancata chiamata in causa del Comune di Giffoni Valle piana, interessato dal progetto per la prevista viabilità di accesso al lotto.

• Che in sede di conferenza di servizi si è omessa la convocazione del comune di Giffoni e dell’ASIS che gestisce la rete idrica. Entrambe le società vanterebbero un danneggiamento dalla nascita di questo sito essendo confinanti con l’area di 60.000 mq individuata dalla Ecosider.

La paura dei privati è legata alla lavorazione di rifiuti speciali e alla messa in riserva dei rifiuti pericolosi che rischierebbe di danneggiare non solo l’immagine di aziende che operano nell’agroalimentare ma, per la natura “polverulenta” portare un nocumento diretto a chi, come la torrefazione opera a ridosso di questa area e aspira per raffreddare il caffè l’aria dall’esterno.

Un indotto di più di 100 lavoratori solo per la D e D Italia e altre diverse decine per La Caffè Santa Cruz, l’oggetto della tutela per le due aziende.

LA DIFFIDA – Anche l’Asis spa, la società che gestisce la rete idrica, informata dall’Avv. Lanocita della situazione ha prontamente, in data 22 Maggio 2019, ha protocollato tramite pec al comune di Pontecagnano Faiano un ATTO STRAGIUDIZIALE DI DIFFIDA.

La società di gestione della rete idrica ha comunicato al Comune di aver appreso solo a seguito della notifica del Ricorso al TAR delle imprese private (DeD e La Caffè Santa Cruz) di questo progetto della ECOSIDER  RICICLA SRL. Ha poi aggiunto che il sito in questione è gravato da servitù dell’Asis, atteso il passaggio nel sottosuolo delle condotte del servizio idrico integrato. Infine ha sottolineato l’incompatibilità di detto intervento con la servitù presente, “sia per il grave rischio di inquinamento delle acque, determinabile a causa dei rifiuti che si prevede di riciclare e, ancor più, di stoccare ( rifiuti speciali pericolosi), sia per la futura impossibilità ad effettuare interventi di manutenzione sul tratto di condotta interessato.”

Il documento si chiude con un invito a non estromettere più l’ASIS dalla consultazione in merito alle aree in cui “autorizzare interventi similari” e diffida il Comune a dare ulteriore corso all’intervento in questione. L’Asis insomma sembra mettere la parola fine ad una vicenda che ha tenuto tanti cittadini con il fiato sospeso. Una bella notizia per i tanti imprenditori che lavorano nella zona artigianale di Pontecagnano Faiano e ancor di più per i tantissimi residenti di quella zona.

Dallo “scasso” alla delibera di giunta di indirizzo e infine alla determina del settore avvocatura per dare mandato all’avv. Paolillo. Ricordiamo il percorso in salita, dalla la mozione presentata dai consiglieri di opposizione (Ferro – MazzaPastore) poi approvata in consiglio comunale il 10 Aprile scorso all’unanimità, per chiedere l’impegno politico a non fare quell’impianto. Mozione nata dalle istanze dei tanti cittadini che si dicevano preoccupati
per la probabile nascita di questo sito di Stoccaggio. Un sito che l’amministrazione in carica nella persona del sindaco Giuseppe Lanzara aveva derubricato a “scasso”.

All’approvazione in consiglio comunale ha poi fatto seguito una Delibera di Giunta di indirizzo per dare mandato al servizio avvocatura del comune per individuare i presupposti per un’azione giudiziaria. La Determinazione emanata dal Funzionario Responsabile per conferire l’incarico all’avvocato Gaetano Paolino di Salerno che impegna l’ente per una cifra pari a €10.650,00 è l’ultimo passaggio.

Sperando una volta per tutte che si arrivi ad una risoluzione definitiva della questione, attendiamo la pronuncia dei giudici amministrativi.

Matteo Maria Zoccoli

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