Unisa, pioggia nella biblioteca scientifica: si usano secchi come misure ‘provvisorie’ (FOTO/VIDEO)

Le centinaia di studenti che ogni giorno frequentano quella che definiscono la “Biblioteca nuova”, per differenziarla dalla storica biblioteca letteraria dell’università, hanno segnalato come in questi giorni a causa dei forti disagi causati dal maltempo anche la biblioteca scientifica ha subito dei danni considerevoli.

Alcune parti del tetto della struttura sono evidentemente usurate e impregnate dalla grande quantità di pioggia caduta nell’ultima settimana ed addirittura in un punto il soffitto si è letteralmente bucato e l’acqua è finita all’interno dove studiano i ragazzi. Come misure ‘provvisorie’ gli operatori della biblioteca si sono muniti di secchi per raccogliere l’acqua piovana che cade dal buco, in attesa che il problema venga risolto.

LA STORIA SI RIPETE – La biblioteca del polo scientifico e tecnologico è stata inaugurata il 3 maggio del 2013 e a soli sei anni dalla sua apertura i casi d’infiltrazione d’acqua si sono presentati già svariate volte nel tempo, caso più recente quello del marzo 2018 dove le infiltrazioni resero alcune aree scivolose e pericolose, ricorrendo anche in quell’occasione ai secchi per evitare problemi maggiori.

“In pochi anni già abbiamo dovuto affrontare vari problemi, appena la pioggia si fa più insistente capitano situazioni del genere – spiega Isabella, studentessa – è un paradosso avere una biblioteca nuova e dover assistere a situazioni del genere che col passare del tempo diventano insostenibili”. Non solo infiltrazioni, ma l’accumularsi dell’acqua costringe gli operatori a chiudere determinati piani della struttura per evitare che qualcuno si faccia male: “Le scale per accedere al piano interrato sono state transennate per questioni di sicurezza, perché l’accesso alla parte centrale è stato proibito perché è la parte dove cade più acqua e quindi possiamo usare solo l’ascensore per accedervi – racconta Angelo, studente – Così facendo però anche il pavimento si degrada perché spesso i secchi non bastano quando piove troppo forte”.

Poi c’è chi si preoccupa anche dei libri: “Speriamo che queste infiltrazioni non arrivino a rovinare qualche testo importante – aggiunge Arturo, un altro studente – Sarebbe davvero un peccato”. Infatti, la struttura, ha una capienza complessiva di circa 350mila unità bibliografiche e raccoglie fondi librari (già afferenti alle biblioteche delle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Ingegneria e Farmacia) costituiti da titoli monografici e annate di periodici e proprio per la sua importanza e, per essere stata l’ennesimo tassello di una crescita costante ed importante del campus universitario nel corso degli anni, vedere delle piccole grandi dèfaillance come i buchi nel soffitto stona con il resto della funzionalità che ogni giorno l’università offre ai suoi studenti.

Filippo Folliero

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