Amianto: per ogni bonifica nasce una nuova discarica, due facce della stessa medaglia

Ad ogni opera di bonifica segue purtroppo un atto di inciviltà. Con queste parole potremmo definire le due facce della stessa medaglia chiamata ‘amianto’, perché se da un lato arrivano buone nuove grazie alla bonifica dall’amianto all’interno dell’ex proprietà Fusco dopo anni di sollecitamenti, dall’altra ci ritroviamo a parlare di nuovi sversamenti abusivi con eternit abbandonato all’interno di sacchi.

Ma andiamo per ordine e partiamo dalla cattiva notizia facendo subito un passo indietro a qualche giorno fa, quando vi abbiamo raccontato della presenza di una serie di mini discariche abusive che si sono andate formando col passare dei mesi in Località Campolongo ad Eboli e che quest’ultime vengono ciclicamente date alle fiamme per spazio a nuovi rifiuti. Ebbene, negli ultimi giorni, la vicenda si è ripetuta e, ai tanti rifiuti di varia composizione, stavolta si è aggiunto anche l’amianto, scaricato in appositi sacchetti che segnalano la presenza all’interno del materiale grazie ad una scritta che recita “Attenzione Contiene Amianto”. A segnalare la vicenda è ancora una volta il signor Antonio, membro della Protezione Civile, che nel corso dei mesi ha cercato di monitorare costantemente la zona essendo per lui, la Strada Provinciale 30b, luogo di passaggio quotidiano. Per arrivare allo sversatoio, bisogna imboccare una delle traverse che si trovano prima di giungere sulla Strada Provinciale 175 e c’è chi sostiene di aver visto questi sacchetti già da una decina di giorni, scaricati in altri punti.

Dopo aver constatato ancora una volta come purtroppo l’inciviltà dell’uomo con conosca limiti, la lieta notizia è che finalmente si è proceduti all’opera di bonifica del tetto del complesso immobiliare lungo la Strada Statale 19, al n.69, che si trova a pochi passi dall’ex pastifico Pezzullo (altra zona con amianto nonostante le tante bonifiche) e che affacciava praticamente su un balcone del palazzo adiacente. La pericolosità era elevatissima proprio a causa della vicinanza di appartamenti e la conseguente presenza costante di persone nei paraggi, che hanno portato nel corso degli anni sia il Comune di Eboli sia l’ASL a ricevere tantissime segnalazioni sia dai cittadini sia da parte del comitato “Togliamoci l’amianto dalla testa”, che tramite i social ha espresso la gioia nel vedere finalmente i lavori di rimozione (cominciati lo scorso 11 luglio) essere finalmente portati a termine.

La tematica dell’amianto è un argomento delicato e spesso inconsciamente sottovalutato a causa della sua scarsa drammaticità scenica (a differenza di discariche ed incendi), ma nasconde pericoli enormi per la salute dell’uomo. Purtroppo, nonostante le tante bonifiche su svariati immobili portate avanti negli anni dagli Enti preposti, c’è sempre da fare i conti con l’inciviltà dell’uomo e di chi agisce in questo modo, a cui servirebbe ben più di una semplice ‘bonifica’.

Filippo Folliero

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