Apriamo le porte al 2023 e prepariamo le nostre papille gustative ad un viaggio che ci accompagnerà alla scoperta de “Le bottiglie che non ti aspetti”, la nuova rubrica del Wine Consultant e Brand Ambassador, Andrea Moscariello.
Nel nostro primissimo appuntamento, andremo a degustare e mettere sotto la lente d’ingrandimento il “Verve, Metodo Classico Pinot Nero Pas Dosè Millesimato 2016 / 60 mesi affinamento sui lieviti”, prodotto dalle Vigne Olcru di Massimiliano Brambilla.
LA NASCITA – La bottiglia che andremo analizzare, prende i natali in provincia di Pavia, precisamente nelle Vigne Olcru di Oltrepo’ Pavese. L’azienda di Massimiliano Brambilla è legata fortemente al territorio come dimostra il suffisso –Ol- di Olcru, riferito ad Oltrepò mentre la denominazione –cru- è stata dedicata al nobile Pinot Nero, vino principe dei vigneti Brambilla. Nel logo figura una croce, quella Benedettina, in omaggio ai monaci che salvarono il Pinot Nero continuando a coltivarlo all’interno dei loro conventi. Basti pensare che l’Oltrepò è la terza area più grande in Europa per la distribuzione di Pinot Nero. In occasione dei 10 anni dalla sua fondazione (2013) e il rapporto di stima e amicizia che lega Brambilla a Moscariello, ecco che il Pinot Nero diventa l’apripista per questa nuova e affascinante rubrica.
LA DEGUSTAZIONE – Non è facile farvi provare attraverso un testo ciò che sto assaporando in questo momento ma di una cosa sono sicuro: al di là delle mode e del clamore mediatico la solidità di un progetto ripaga sempre. Come faccio a saperlo? Perchè questo è ciò che mi sussurra la bottiglia di VERVE appena stappata e degustata! Alla vista si presenta presenta subito con un colore dorato, splendente, dotato di un perlage fine e persistente. All’olfatto vincono la finezza e l’eleganza poggiate su note di agrumi e una decisa mineralità. In queste feste avrete assaggiato diverse tipologie di vini, ma è il gusto che sprigiona il VERVE che mi ha letteralmente rapito e so che farà lo stesso anche voi, nonostante potreste essere saturi da queste festività. Ho percepito una decisa personalità in cui sgomitano con successo una sottile sapidità e una freschezza importante, sintomo questo di grande potenziale in fatto di longevità.
Con cosa possiamo abbinarlo? Lo consiglio con piatti a base di carni bianche, crostacei e pesce ovviamente. Non solo, io l’ho degustato in fase aperitivo e fa la sua grande figura ma la prossima volta lo abbinerò anche ad un filetto di cernia in crosta di patate e tartufo nero. Come gradazione si presenta dal carattere deciso e importante, siamo sui 12,5% vol, quindi se la bottiglia sarà tutta per voi vi servirà un po’ di impegno per reggere al meglio la ‘chiacchierata’ con questo doratissimo vino.
PERCHE’ COMPRARLO – Sicuramente il punto di forza di del VERVE, come già anticipato nelle righe precedenti, è la sua longevità. I vini longevi sono quelli che riescono ad invecchiare con equilibrio, che non seguono unicamente la logica del carpe diem, al contrario sono in grado di evolversi nel tempo. Al giorno d’oggi questo è un fattore importante perchè spesso i vini non vengono degustati al momento dell’acquisto e a volte compiono viaggi anche intercontinentali ma, grazie a questa peculiarità, il VERVE prende sempre più forza col passare del tempo. La longevità passa anche dalla qualità del territorio di produzione, infatti ciò è sinonimo del pregio delle sostanze e dei prodotti utilizzati dalle Vigne Olcru di Massimiliano Brambilla per produrre un vino che diventa sempre più speciale col passare del tempo, proprio quella bottiglia che non ti aspetti ma che in realtà al suo interno racchiude un mondo di sapori, che rappresenta al meglio le emozioni e la territorialità del suo luogo natìo.
A cura di Andrea Moscariello