Dal Veneto ad Eboli, salvano agnelli dalle ‘tavole pasquali’: “Li doniamo alle fattorie didattiche”

Salvare una vita ha sempre un valore inestimabile e nonostante la società di oggi tenda a dare maggior peso ad un essere vivente rispetto ad un altro, ci sono tantissime persone che ritengono la vita importante allo stesso modo che sia umana o animale.

Ed è per questo che da anni esistono tantissime associazioni a difesa degli animali, nel mondo, in Europa e anche in Italia. Tra queste, vi è il ‘Comitato consultivo a difesa degli animali’ con sede in Veneto ma che opera su tutto il territorio italiano e di cui  la responsabile è Vania Simeoni. Già da qualche anno, l’associazione si occupa di salvare gli animali da una fine crudele e di liberarli donandoli alle tante fattorie didattiche presenti sul territorio italiano che, da sempre, sono l’emblema e il modo più veloce che hanno i bambini di affezionarsi ed imparare a conoscere e rispettare il mondo animale. I gestori di questo tipo di attività è come se fossero dei capo famiglia allargati, perchè tutti gli animali in loro possesso vengono trattati come figli, come amici, come appunto degli esseri viventi.

Tra i tanti animali, in questo periodo particolare spiccano gli agnellini che presto arriveranno sulle tavole italiane per festeggiare la Pasqua. Ed è qui che l’associazione è già intervenuta portando a compimento il salvataggio di decine di agnellini, acquistandoli direttamente dai pastori, dagli allevatori, dai macelli e destinandoli a fattorie didattiche per sottrarli al loro triste destino.

Tra i membri di quest’associazione e che ha partecipato ad un recente salvataggio di circa 20 agnelli, è Claudio De Nigris, nostra vecchia conoscenza e gestore anch’egli di una fattoria didattica (purtroppo al momento chiusa al pubblico causa covid). Claudio ha preso con se alcuni degli agnelli salvati, mentre altri saranno destinati ad altre fattorie didattiche in Campania e in Puglia:

“La Pasqua è solo un pretesto per ricordare che gli animali fanno parte delle nostre vite e non sono carne da macello, il nostro obiettivo è sensibilizzare verso il mondo animale perchè questa festività dovrebbe essere un inno alla vita e non alla morte – spiega Claudio – non vogliamo fare la predica a nessuno ma vorremmo solo che ci fosse maggiore rispetto e attenzione verso questa tematica. Noi ci auguriamo che nascano sempre più fattorie didattiche, perchè per ognuna di queste che nascerà vorrà dire che ci saranno più posti che proteggeranno e rispetteranno gli animali e di conseguenza più persone che considereranno gli animali esseri viventi e non bestie. Ricordiamo che i bambini grazie alle fattorie didattiche entrano in empatia con il mondo animale”

Molto spesso noi uomini siamo incoerenti, perchè ci impressioniamo quando vediamo agnelli, maiali e altri animali che vengono brutalmente trucidati ma quando li compriamo già belli e ‘impacchettati’ non ci poniamo il problema. Ecco, forse il primo passo per capire il perchè della voglia di sensibilizzare e il motivo che spinge tante persone a battersi per la causa animale, sarebbe fare prima questo ragionamento con noi stessi.

“Chi non ha mai visto gli agnelli giocare, non potrà capire fino in fondo la forza e la gioia che può dare la vita”

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