La comunità musulmana salernitana omaggia il dott. Renato Josca: “Esempio di umanità e professionalità”

Nella società odierna che si fonda principalmente sulla freneticità e sulla ricerca del mero guadagno in una corsa al sistemarsi il più velocemente possibile, è sempre più raro trovare persone e professionisti che fanno dalla passione e dell’amore i capisaldi del proprio lavoro.

Un esempio tangibile è possibile trovarlo ad Eboli con il dott. Renato Josca, responsabile di chirurgia maxillo facciale all’ospedale Maria Santissima Addolorata ma non solo, perché mosso dall’amore e dalla passione per il suo lavoro il dott. Josca si sposta un po’ ovunque per dare il suo aiuto e mettere a disposizione le sue competenze a chi ne ha bisogno. A riconoscere il valore di quest’uomo così legato al mondo della medicina da farne una missione sono tutti i suoi pazienti, ma c’è chi ha voluto fare le cose in grande per omaggiarlo.

Infatti, Kadraoui Mohammed Hedy, Ait Lhadj Yassine e Rafik Said, rispettivamente Imam della moschea di Battipaglia il primo, di Bellizzi il secondo e il terzo Presidente dell’associazione “Assobh” – L’Alba (che rappresenta i musulmani di varie nazionalità della Provincia di Salerno) hanno inviato al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al direttore generale ASL Mario Iervolino e al direttore dell’ospedale di Eboli, Mario Minervini, un vero e proprio messaggio di elogio e ringraziamento al dott. Josca a nome di tutta la comunità musulmana.

“Professionalità, abnegazione e una rara disponibilità umana curando e supportando anche psicologicamente tutti gli stranieri vittime di infortuni sul lavoro o stradali ricoverati con gravi traumi facciali – si legge in un passo della lettera – spesso senza famiglia, senza soldi e con poca comprensione della lingua italiana. In tali circostanze il dott. Josca non si è mai tirato indietro, anche fuori dal suo orario di lavoro, anche se erano necessarie cure specializzate è stato sempre umile e disponibile rimettendoci anche di tasca propria e non chiedendo mai nulla in cambio”.

Unico chirurgo maxillo facciale italiano ad esser stato invitato lo scorso settembre alla convention Mondiale di settore svoltasi in Kazakhistan, il dott. Josca è un esempio vivente di umanità e passione per il proprio lavoro attraverso il quale ha accolto a braccia aperte i suoi pazienti, tutti, senza distinzioni dando ancora più supporto a quelle persone meno fortunate che probabilmente in altre circostanze sarebbero state rispedite a casa impossibilitate a pagare o a farsi comprendere in modo corretto. “Sono lusingato per questo riconoscimento, spesso mi capita di curare persone che hanno bisogno di grande assistenza dato che parliamo di una zona del corpo importante per ogni uomo – spiega il dott. Josca – e non posso non citare il lavoro encomiabile svolto dai colleghi e dal personale reparti dove i pazienti vengono ricoverati e che mettono sempre al centro di tutto la persona, indipendentemente da razza, posizione sociali o se sono o meno assistiti dal sistema nazionale, rispettando in pieno il giuramento di Ippocrate”.

Infine, il dott. Josca, coglie l’occasione per lanciare un forte messaggio sociale: “Purtroppo mi imbatto in vittime della strada, gravi politraumatizzati con fracassi facciali, perlopiù giovani pedoni o ciclisti che si spostano durante le ore dell’alba e notturne per andare e tornare dal lavoro. Spesso questi ragazzi vengono investiti e lasciati a terra e colgo l’occasione per richiamare l’importanza delle campagne informative per consentire ai cittadini stranieri di prendere coscienza di questi ragazzi che si spostano per guadagnarsi da vivere e vanno incontro a gravissimi e spesso fatali rischi stradali”

Filippo Folliero

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