Salerno, Tribunale minorenni: “revenge porn” nel giorno della festa della donna

E’ stata eseguita ieri mattina dalla Sezione di Salerno della Polizia Postale e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica per i minorenni di Salerno, un’ordinanza cautelare, con la quale il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, dr.ssa Patrizia Imperato, ha disposto la misura coercitiva del “collocamento in comunità” nei confronti di un diciassettenne residente nella Provincia di Salerno.

Il provvedimento attiene ad un episodio di revenge porn verificatosi in un piccolo centro del salernitano. Per motivi legati ad una gelosia, il giovane inquisito, con il chiaro intento di umiliare e svergognare la ex fidanzata tredicenne, ha tappezzato le strade del paese in cui la minore risiede con manifesti riproducenti l’immagine della ragazza, colta in una posa sessualmente esplicita, corredata da un’offerta di prestazioni sessuali a pagamento. Il provvedimento cautelare, nel quale si dà atto anche del sequestro di materiale pedopornografico effettuato dalla Sezione di Salerno del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania a seguito della perquisizione domiciliare e informatica operata presso l’abitazione dell’indagato, è stato emesso dal Tribunale per i minorenni l’8 marzo ovvero nel giorno dedicato internazionalmente alla donna.

Quasi un simbolo, considerato che l’atto di revenge porn rappresenta una tipica forma di vendetta maschile, attraverso la quale l’uomo, pubblicando foto intime della ex partner, riafferma la propria “superiorità” di genere, recuperando, attraverso la “punizione”, quel potere che avverte di aver perso, il più delle volte, allorquando subisce la decisione di chiusura della relazione sentimentale.

COS’E’ IL REVENGE PORN – Dopo avervelo raccontato tramite le parole del criminologo Antonio Leggiero, oggi con un breve passaggio dell’avv. Loredana Trotta, specializzata in diritto di famiglia, delle persone e diritto minorile, cerchiamo di capire meglio a cosa si va incontro e cos’è il revenge porn.

Un comportamento che dal 9 agosto del 2019, costituisce reato anche in Italia. Il delitto è stato introdotto al fine di contrastare la “moda” di diffondere foto e video hard realizzate con il consenso dell’interessato, che vengono diffuse senza nessuna autorizzazione, andando a ledere la privacy, la reputazione e la dignità della vittima. La legge 19 luglio 2019 n. 69, all’articolo 10 ha introdotto anche in Italia il reato di revenge porn, con la denominazione di diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti.

In base alla gravità è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento.

Il revenge porn attuato dall’ex fidanzato o commesso attraverso social network, internet o smartphone rappresenta una forma aggravata del reato. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono stati commessi in danno di una persona in condizione di inferiorità fisica o psichica, o in danno di una donna in stato di gravidanza.

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