Santomenna, strage di alberi secolari. Cittadini in rivolta, interviene il consigliere regionale Borrelli (FOTO)

Intrecciata vicenda accade nel comune di Santomenna, in provincia di Salerno, tanto che ha deciso di intervenire anche il consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli.
A quanto pare l’amministrazione del comune di Santomenna è da molto tempo impegnato con il taglio di alcuni alberi, nonostante le numerose contestazioni dei cittadini.
L’ultimo albero ad essere “capozzato” è stato un albero secolare (gli addetti ai lavori registrano 150 anni) che si trova nella piazzetta Carlo di Majo. Il leccio che aveva conquistato il soprannome “l’albero dell’amore”, poiché le coppiette erano solite appartarsi alla sua ombra. La pianta ha ricevuto un taglio netto e, stando a quanto verificato sull’albo Pretorio cittadino, pare non ci sia stata alcuna comunicazione.
In principio sono stati tagliati tutti i rami ma dopo la contestazione a mezzo social, sono piovute le indignazioni da parte di cittadini residenti e non solo. Ma il taglio è continuato, lasciando solo un ramo.
E così i cittadini di Santomenna si sono rivolti a Francesco Borrelli, consigliere regionale della Regione Campania, che è intervenuto dalla sua pagina ufficiale e ha deciso di inviare una PEC al comune di Santomenna, chiedendo al sindaco ing. Gerardo Venutolo con quali criteri sono stati tagliati gli alberi.
“Gentile Consigliere Borrelli, sono una cittadina di Santomenna, le scrivo perché la nostra amministrazione sta facendo strage di alberi secolari e ornamentali. L’altro giorno l’ultimo a pagare è stato un albero secolare che stava in piazza e nonostante la contestazione su Facebook, gli hanno dato la mazzata finale tagliando i rami rimasti”, la lettera inviata al consigliere regionale.

“Dopo aver ricevuto le segnalazioni dei cittadini preoccupati ed indignati abbiamo inviato una PEC al Comune di Santomenna per avere chiarimenti su queste operazioni e capire con quale criterio vengano eseguite. Bisogna sapere che tagliare i rami e le foglie di un albero crea un forte danno in quanto le foglie sono di vitale importanza poiché da lì l’arbusto produce il proprio nutrimento. Senza le foglie l’albero va incontro alla morte. Questa pratica, denominata ‘capitozzatura’ è regolata da una legge, n° 90 del 4 aprile 2020 sulla Gazzetta ufficiale. Alla Lettera E punto 11 dice: chi effettua le operazioni di gestione del verde pubblico deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi. In caso di tagli di un albero ornamentale o secolare bisogna fare richiesta al Corpo forestale dello Stato, e ad un agronomo che valuterà lo stato dell’albero”, fa sapere invece il consigliere Borrelli.

ART. 734 – Inoltre, a questo, si può aggiungere anche l’Art.734 del Codice Penale: “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali” che cita:
“Chiunque, mediante costruzioni, demolizioni, o in qualsiasi altro modo, distrugge o altera  le bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione dell’Autorità , è punito con l’ammenda da 1032 euro a 6997 euro.”
Il reato dell’art.734 del Codice Penale  punisce la distruzione,  per fatto colposo, di bellezze naturali dei luoghi soggetti a speciale protezione dell’autorità. E’ un reato di danno che si verifica in caso di distruzione o alterazione di bellezze protette. Rientrano nei beni protetti quelli di cui all’articolo 142 d.Lgs. n.42/2004, già tutelati per legge e quelli sottoposti a provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico dalla Regione.
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