“Scuole Unite”, domani la protesta di oltre 20mila studenti della provincia di Salerno

Nella mattinata di domani, oltre 20mila studenti e studentesse della città e della provincia di Salerno, con oltre 40 scuole coinvolte, effettueranno una protesta che si articolerà attraverso due azioni contemporanee: tutti gli studenti delle scuole aderenti saranno in sciopero della dad, mentre i rappresentanti di ogni scuola si riuniranno in presidio nella piazza antistante la Provincia di Salerno (Palazzo Sant’Agostino) dove poi verrà presentato il documento con le rivendicazioni.

Infatti, da marzo 2020 studentesse, studenti e docenti sono stati costretti a ricorrere alla didattica a distanza, con quest’ultima che sembra essersi articolata in modi lesivi del diritto allo studio e della salute psicologica degli studenti. La didattica a distanza non solo ha determinato nuove criticità, come ad esempio un aumento allarmante del tasso di dispersione scolastica, ma ha anche portato alla luce tutte le limitazioni e i problemi che gravavano sul nostro sistema scolastico anche prima della pandemia: si è reso evidente come la politica decennale di tagli effettuati all’istruzione sia stata distruttiva. Il diritto allo studio sembra quindi non essere più garantito.

I MOTIVI DELLA MANIFESTAZIONE – “L’adeguamento dei trasporti pubblici all’aumento delle corse scolastiche, lo stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica, il recupero di strutture dismesse per l’ampliamento degli spazi, risposte e indicazioni precise sull’esame di stato e i PCTO, un tracciamento efficace dei contagi e test rapidi periodici, fornire device e connessione adeguati allo svolgimento della DaD qualora impossibilitati al rientro, sono provvedimenti necessari e prioritari per rientrare a scuola in presenza – spiegano i ragazzi di Scuole Unite Salernolimitando le gravi ripercussioni che l’assenza prolungata dalle aule ha determinato e determina sulla qualità della formazione e sulla salute psicologica di studenti e studentesse. La scuola non può essere l’ultimo punto in agenda dei politici”

I ragazzi, nonostante il solido appoggio di genitori e docenti, hanno esortato costantemente ma invano le istituzioni competenti affinché fosse restituito all’istruzione, che ricordiamo essere il tramite principale della formazione culturale dei cittadini del futuro, il carattere prioritario che dovrebbe contraddistinguerla.

Ne abbiamo parlato con uno degli organizzatori, Salvatore Iannone rappresentante d’istituto del Liceo Classico Enrico Perito di Eboli:

Salvatore Iannone

“La necessità è sopraggiunta quando per l’ennesima volta la Regione Campania ha temporeggiato dinanzi alle nostre richieste – spiega Iannone – quindi abbiamo deciso di riunirci perchè è una situazione che riguarda il futuro tutti noi studenti. Personalmente sono per il ritorno in presenza dato che il mio Liceo aveva attuato, prima della chiusura del 15 ottobre, una presenza plenaria al 100% con orari contingentati e già vi erano delle norme che venivano rispettate adeguatamente. Lo sciopero non è pro DAD nè a favore della presenza, la natura dello sciopero è quella di far tornare la scuola al centro del dibattito”

LE RICHIESTE NELLO SPECIFICO – Di seguito le richieste che avanzeranno gli studenti della Provincia:

• Essenziale è il rafforzamento del sistema pubblico di trasporti (su gomma, come su rotaia) affinché i mezzi di trasporto, sia all’interno della Provincia di Salerno che all’interno della Regione Campania, siano adeguati ai criteri logistici a cui è sottoposto il rientro a scuola. Ogni istituto è costituito da un cospicuo numero di pendolari che necessita un potenziamento urgente delle corse studentesche per garantire più soluzioni che evitino gli assembramenti sui mezzi di trasporto; in particolare poniamo l’attenzione sulle fasce orarie che comprendono gli orari di entrata e di uscita, ossia quella a ridosso delle 8:00 e quella a ridosso delle 13:00;

Liceo Regina Margherita, Salerno

• Segnaliamo inoltre gravi problemi nelle strutture pubbliche, peggiorati anche a causa del mancato intervento negli ultimi anni; vi esortiamo dunque ad elaborare un piano in cui
confluiscano dei fondi finalizzati al miglioramento dell’edilizia scolastica in modo tale da garantire l’adempimento delle norme anti-COVID e, più generale, che miri a potenziare i mezzi didattici delle studentesse e degli studenti. Stesso discorso per l’ampliamento degli spazi, perchè le aule attuali sono insufficienti rispetto agli studenti per soddisfare le norme igienico-sanitarie e che non soddisfano neanche i criteri per una didattica accettabile. Infatti, si richiede una particolare attenzione nei riguardi del
‘Liceo Statale Regina Margherita’ di Salerno, poiché gli studenti di questo istituto non sono potuti tornare in presenza nemmeno all’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, causa
mancanza di aule e di un’uscita di emergenza per un eventuale piano di evacuazione;

• Invitiamo gli enti che hanno elaborato tale ipotesi a ritrattare sulla proposta di consentire l’uscita da scuola delle classi del triennio nella zona del Salernitano e dell’Agro Nocerino Sarnese in orari pomeridiani in quanto risulta impossibile per molti studenti uscire di scuola alle 15:00, soprattutto alla luce della mancanza molte corse in quella fascia oraria che ritarderebbe anche di diverse ore il rientro di alcuni pendolari;

• La totale assenza di indicazioni circa gli Esami di Stato per cui chiediamo confronti propedeutici ad una soluzione definitiva che tenga conto delle carenza didattica causata dalla Didattica a Distanza (che sostituisce solo parzialmente la tradizionale didattica in presenza). I nostri dubbi trovano convergenza anche per quanto riguarda i percorsi di PCTO: chiediamo che per i Licei, che sono impossibilitati dalla DaD ormai da un anno, siano aboliti, mentre reputiamo che per gli Istituti tecnici e professionali, con un eventuale rientro in presenza, debbano essere potenziati, in quanto costituenti un’opportunità di fare pratica sul campo e di interfacciarsi con il mondo del lavoro;

Liceo Alfonso Gatto, Agropoli

• Le gravi mancanze della sede in via Pio X del Liceo Alfonso Gatto di Agropoli: gli infissi sono serrati da grate arrugginite e taglienti, come se gli studenti fossero in un carcere, completamente irregolare come situazione, soprattutto per le norme di evacuazione; completa assenza di una scala antincendio nella parte anteriore dell’istituto; le porte sono in legno, non sono state sostituite con quelle antipanico come previsto dalla normativa. Sorgono problematiche anche nella sede in via Dante Alighieri: ormai i ragazzi sono circa 10 anni che “lottano” per i riscaldamenti;

• Si reputa vitale, più di ogni altro punto, che l’ambiente scolastico sia un posto sicuro, che tuteli la salute degli studenti, dei docenti e del personale ATA. Richiediamo, pertanto, che vi sia un tracciamento preciso e sistematico sui contagi all’interno della scuola non senza l’ausilio, a garanzia di ulteriore sicurezze, di sistemi di areazione e purificazione dell’aria. Non è da escludere l’eventuale possibilità per i docenti e anche per gli alunni di effettuare test rapidi periodicamente, che siano forniti gratuitamente dagli enti competenti.

Infine, gli studenti, rimarcano ancora una volta la loro disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con le istituzioni politiche locali, con l’intento di attuare le proposte, laddove saranno ben accette.

Filippo Folliero

CHE DICI?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *