Alla riscoperta del territorio: La ‘Grotta di San Michele Arcangelo’ rientrava nella gestione di Eboli

Continua il nostro viaggio, grazie alla collaborazione di Raffaele Ciaglia gestore di “Le nostre Bellezze Sconosciute” e sempre alla ricerca di luoghi, delle storie e delle leggende della Campania e della Basilicata a cui ridare lustro e visibilità, nel riscoprire le tante bellezze che la storia ha lasciato sul nostro territorio.

Oggi parliamo della ‘Grotta di San Michele Arcangelo’ che avevamo già trattato QUI, ma con la sua storia che si arricchisce di un nuovo capitolo.

Infatti, la grotta di Olevano in realtà appartiene al territorio ebolitano. Questo si evince da un documento 1808 recuperato dall’Archivio Diocesano da Raffaele Ciaglia, in cui si conferma come la proprietà e la gestione della grotta, luogo di culto, rientrassero nelle facoltà di una delle frazioni del comune di Evoli, ovvero Battipaglia.

Altra conferma di ciò è la presenza all’interno della grotta di un grande affresco di San Vito, ovvero il patrono della città di Eboli.

Eccone di seguito un estratto, con l’integrale pubblicato nella foto 1:

“…il signor Ferrara di Olevano, dimorante da più anni in questa città, con suppliche appone alla signoria vostra una cappella rurale sotto il titolo di San Michele Arcangelo appartenente al fondo denominato Battipaglia (a quei tempi frazione di Eboli) e diretto dalla chiesa in Santa di Bartolomeo (la vecchia chiesa) nel comune di Evoli…”

Leggi anche —> “La stampa ebolitana nel dopoguerra”

A cura di Raffaele Ciaglia e Filippo Folliero

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