Giffoni e il “lager” dei cani: volontari chiedono l’adozione per salvarli dalla morte (VIDEO)

La storia che vi raccontiamo oggi vede come scenario Giffoni Valle Piana, precisamente località Sardone, nota ai più per la discarica.

In realtà, oltre la discarica di rifiuti a Sardone è presente anche una discarica di animali. Dispiace dirlo in questi termini ma lo scenario che si sono trovate davanti le volontarie animaliste Laura Marino, Giovanna Tosone e la dottoressa Eugenio Granito è dei più raccapriccianti.

In un terreno recintato abusivamente, possiamo trovare una quindicina di cani raccolti dalla strada ed ammucchiati dal signor C. De Lauro, 88 anni e considerato dai volontari “non in grado di potersi prendere cura degli animali”.

Purtroppo, come ci racconta la dottoressa Granito, molti degli animali presenti muoiono soprattutto per le scarse condizioni igieniche e la scarsa alimentazione.

Negli scorsi giorni è nata un’altra cucciolata di 5 cagnolini, di cui 3 sono già morti. Le ultime due sono sopravvissute grazie a Mariella, una volontaria che portava loro il latte di capra e gli omogeneizzati. L’uomo di 88 anni, gestore del canile abusivo, praticamente (e non si sa ancora per quale ragione) recupera gli animali dalla strada in teoria per salvarli ma in realtà li condanna a morte certa..

“Nel dicembre 2018 e nel febbraio di quest’anno ho protocollato due esposti all’indirizzo del sindaco e all’ASL di Giffoni, ai carabinieri, ai NAS, alla forestale e al Procuratore della Repubblica ma, ovviamente nessuno è venuto neanche a controllare”, spiega la dottoressa Granito.

“Il signor De Lauro non è in grado di dare sostegno a questi animali, non è fisicamente adatto, non ci vede bene ed è anche sordo. Non riesce a portare neanche una pentola con la pasta per farli mangiare, figuriamoci fornirgli le giuste cure igieniche. E’ un pericolo anche per se stesso”, ci spiega la signora Tosone.

Le volontarie hanno fatto appello ai canili di Cava de Tirreni e Nocera Inferiore per avere aiuto ma anche in questo caso non hanno ricevuto alcuna risposta. Poi si sono rivolte ad un canile di Pontecagnano, che a sua a volta ha fatto orecchie da mercante.

“Come se non bastasse i veterinari che abbiamo interpellato hanno detto che i cani sono sani e li hanno anche microchippati in modo da darne totale proprietà al signore 88enne che ora solo Dio sa cosa ne farà di quei poveri cuccioli”.

Le richieste delle volontarie sono semplici: sperano che qualcuno possa adottare questi cani per sottrarli a morte certa o che comunque altri volontari si uniscano a coloro che già ogni giorno cercano di portare almeno del cibo per prolungare il più possibile l’esistenza dei cuccioli.

Intanto, nel video che segue (immagini forti, quindi vi sconsigliamo di vederlo se siete sensibili) potete vedere le condizioni in cui vivono i cuccioli e come ci siano i cadaveri dei piccoli deceduti con la madre chiusa fuori impotente e costretta a guardare per la disperazione della volontaria che ha girato il video.

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