Il fiume Sele continua a soffrire nel silenzio generale: “Rischio esondazione molto vicino” (FOTO)

E’ l’allarme lanciato dai presenti che si sono riuniti presso il Molo Nautico Foce Sele per un dibattito pubblico atto ad analizzare le criticità che sta vivendo in questo periodo il fiume Sele.

A sorpresa, però, alla riunione non hanno partecipato le cariche istituzionali più importanti, ovvero il sindaco di Capaccio-Paestum e il sindaco del comune di Eboli, invitati a più riprese a prendere parte all’evento sia a mezzo social che per messaggio. L’assenza ha scatenato la rabbia e la delusione dei presenti, tra cui svariati pescatori che vivono quotidianamente grazie alle acque del fiume, Bartolomeo Gallo, gestore e custode del Molo Nautico Foce Sele e infine Vincenzo Pellegrino, ingegnere civile ed ambientale, consulente d’ufficio del tribunale di Salerno e candidato al Consiglio Regionale con ‘Fare Democratico’ e ‘Popolari’.

Nonostante alcuni dei diretti interessati, come il Sindaco Massimo Cariello, sostengano di non essere mai stati invitati e che i presenti abbiamo detto delle falsità, ancora nessuna carica politica ha parlato di soluzioni.

Il problema è in effetti molto sottovalutato come fa notare proprio Pellegrino: “Il fiume è a rischio esondazione. Ci ritroviamo in una situazione in cui un muro di brecce non consente il regolare deflusso dell’acqua, così facendo alle prime piogge più intense ci saranno sicuramente straripamenti e questo diventerà un grave pericolo non solo per l’ambiente e l’agricoltura ma anche per le abitazioni nei pressi del letto del fiume”.

PREVENIRE MEGLIO CHE CURARE – Una situazione da non prendere sottogamba dunque e nonostante i vari avvertimenti e appelli lanciati sui social un po’ da tutte le persone coinvolte nella lotta alla tutela del fiume, la politica sembra fare orecchie da mercante: “Ho capito che solo con la politica si possono provare a cambiare le cose ed è per questo che chiedo alle istituzioni di scendere in campo, parlare e cercare di capire come risolvere un problema prevenendo invece di curare qualcosa di peggiore in futuro – spiega ancora Pellegrino –. Anche per questo ho deciso di candidarmi, per cercare di cambiare questa mentalità. Ormai la politica è burocrazia all’ennesima potenza e si è perso il senso pratico delle cose. La situazione del fiume Sele ne è l’emblema”.

Intanto, in questo inizio settimana, è possibile notare anche ad occhio nudo come la situazione non stia migliorando. Infatti, sulle spiagge limitrofe alla Foce Sele sono arrivate ingenti quantità di riso e polistirolo, segno che gli sversamenti non si fermano e che le istituzioni ancora non hanno deciso come intervenire per provare quantomeno a fermare in anticipo quella che rischia di essere un’esondazione annunciata.

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