Salerno e Provincia, problema amianto: il Ministero dell’Ambiente finanzia la rimozione con un bando

Una grande occasione per i comuni della Provincia di Salerno si va profilando all’orizzonte: quella di ricevere dei fondi direttamente dal Ministero dell’Ambiente per avviare le pratiche di rimozione dell’amianto, uno dei maggiori tumori del territorio salernitano.

Ad accorgersi subito di quest’opportunità è stato il comitato “Togliamoci l’amianto dalla testa”, che ha subito suggerito al comune di Eboli di poter fare richiesta per partecipare al bando per poter così far fronte ai tantissimi focolai di amianto sparsi in città, uno su tutti i tre capannoni che fanno purtroppo da sfondo al Palasele e alle Universiadi, o la struttura dell’ex Apof o ancora la rete idrica, composta ancora di cemento e amianto.

Stesso discorso anche per città come Pontecagnano, dove l’ex tabacchificio ATI è il simbolo del degrado e della noncuranza nei confronti di un killer silenzioso come l’eternit.

Il bando del ministero, che viene riproposto ogni anno, è un’occasione per dimostrare con i fatti di tenerci a questo aspetto ambientale, mentre il non voler partecipare è sintomo di voler girare lo sguardo dall’altra parte e far finta di nulla, noncuranti della salute dei cittadini.

Per quanto si voglia far finta di nulla, lo stesso Ministero della Salute nel Piano Amianto 2013 aveva evidenziato la fatalità del’eternit per l’uomo, di cui prendiamo un passaggio:

“Le fibre di absesto provocano neoplasie ai danni di organismi viventi… studi suggeriscono che sia causa di tumori maligni, soprattutto per l’apparato digerente”

Filippo Folliero

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