Salerno e provincia, scuole chiuse per maltempo. “La DaD non è un’alternativa ad ogni problema”

Le organizzazioni sindacali, viste le ordinanze emanate da alcuni sindaci della provincia di Salerno con le quali si è provveduto alla chiusura delle scuole per motivi di sicurezza determinati dall’allerta meteo, denunciano l’indebita ingerenza di tali provvedimenti.

Alcuni sindaci hanno deciso “la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado” del territorio di riferimento, proponendo lo svolgimento delle attività didattiche da remoto o addirittura delegando i dirigenti scolastici ad attivare la Dad.

FLC CGIL SALERNO (Clara Lodormini), CISL SCUOLA SALERNO (Vincenzo Pastore), UIL SCUOLA SALERNO (Giuseppe Frallicciardi), SNALS SALERNO (Pasquale Gallotta) e FGU SALERNO (Michele Trotta), scrivono:

“Denunciamo il comportamento di alcuni dirigenti scolastici che, evidentemente inconsapevoli delle proprie prerogative, hanno provveduto con solerzia e fino a notte fonda, a diffondere proprie disposizioni tese a garantire la ripresa delle attività didattiche in modalità da remoto, determinando un completo e fortissimo disorientamento oltre che tra il personale della scuola, anche tra le famiglie degli alunni, violando le finalità contenute nel contratto collettivo nazionale integrativo sottoscritto il 25 ottobre scorso e relativa alla nota ministeriale di diffusione n. 2002 del 9/11/2020, che dispongono con chiarezza che la didattica digitale integrata va attivata esclusivamente durante la sospensione delle attività didattiche dovuta all’emergenza epidemiologica Covid 19″

L’articolo 1 del contratto chiarisce infatti che “l’attività didattica sarà effettuata a distanza attraverso la modalità di didattica digitale integrata in forma complementare o esclusiva qualora dovesse disporsi la sospensione dell’attività didattica in presenza, qualora l’andamento epidemiologico dovesse configurare nuove situazioni emergenziali”.

“Siamo consapevoli, come organizzazioni sindacali rappresentative del personale scolastico, delle numerosissime problematiche sociologiche, economiche, educative e giuridiche che stanno alla base della drammatica emergenza epidemiologica per il nostro territorio – spiegano i sindacati – ma il ritenere da parte delle autorità locali di intervenire in modo analogico sia che si tratti di emergenza epidemiologica sia che si tratti di allerta meteo non può che ulteriormente disorientare non solo i docenti, gli alunni e le loro famiglie, ma tutto il personale Ata discriminati rispetto alla valutazione dell’emergenza, in quanto la mancata chiusura delle scuole costringe tale personale ad essere presente nella propria sede di servizio”

Le organizzazioni sindacali ritengono che le ordinanze delle autorità locali non debbano invadere il campo di chi è preposto all’organizzazione delle comunità scolastiche e per questo esprimono profonda preoccupazione di fronte al tentativo dell’utilizzo improprio della Dad/Ddi, perché essa è ideata per la sola didattica emergenziale e mai alternativa, perché essa accresce le diseguaglianze tra gli studenti, rendendo meno efficaci le azioni di individualizzazione ed integrazione che la scuola fa in presenza.

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