Verso una città più accessibile? Un impegno quotidiano per Eboli

«Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica»

Facciamo nostre le parole con le quali il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiudeva il suo intervento in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità 2020. Da questa visione vogliamo partire per raccontare l’impegno civico che associazioni e singoli cittadini mettono in campo ogni giorno per far si che si realizzi.

Ne è un esempio il lavoro dell’associazione L’Altritalia che, dando seguito ad un lavoro di analisi e proposta di cui vi avevamo già raccontato in questo articolo del febbraio scorso, ha mantenuto attivi i contatti e la collaborazione con l’amministrazione ebolitana.

“L’amministrazione ci aveva assicurato che avrebbe previsto dei fondi dedicati al capitolo dell’accessibilità nel piano triennale dei lavori – riferisce Anna Grimaldi, referente dell’associazione – . Lo scopo di questi fondi sarà quello di correggere e adeguare ai parametri già previsti dalle leggi sull’accessibilità le opere viarie presenti sul territorio del Comune di Eboli. Nello specifico saranno oggetto di intervento gli scivoli di accesso ai marciapiedi, le opere stradali che impediscono il corretto utilizzo delle infrastrutture pedonali, e più in generale tutti quegli aspetti che impediscono alle persone con disabilità di vivere agevolmente la mobilità cittadina”.

L’associazione L’Altritalia ha tenuto a precisare come si tratti di interventi correttivi su una situazione che di per sé non rispetta la normativa vigente. “Proprio per questo – ci racconta ancora Grimaldi – nei colloqui intercorsi con l’amministrazione è stato posto l’accento sulla necessità di un cambio di approccio nella realizzazione degli interventi sul territorio comunale. La valutazione di accessibilità, che già esiste per legge e viene effettuata da operatori specificatamente retribuiti, deve essere eseguita con solerzia e con la dovuta attenzione. Solo in questo modo sarà possibile, negli anni a venire, investire risorse per sanare le irregolarità”.

Generoso Di Benedetto

Per capire meglio il percorso svolto negli ultimi anni dall’amministrazione cittadina abbiamo sentito Generoso Di Benedetto, prima persona al SUD a ricoprire la carica di Disability Manager nella scorsa legislatura comunale guidata da Massimo Cariello.

“Ci siamo concentrati molto sull’accessibilità degli uffici pubblici e delle scuole, lavorando affinché fosse garantito il rispetto della normativa. Ne è un esempio il progetto del 2016 per la realizzazione della nuova stazione di Eboli. Non ha visto la luce invece il progetto di realizzazione del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), rimasto incompleto anche a causa della fine anticipata della legislatura. La situazione in città per quanto riguarda l’accessibilità – spiega Di Benedetto – non è del tutto negativa, ma sicuramente ci sono molti aspetti che possono (e devono) essere migliorati. Le grandi criticità rimangono nel settore del trasporto pubblico. Spesso le opere viarie di nuova costruzione vedono rispettate molte indicazioni normative, ma non fino in fondo. Purtroppo in questi casi non ci si rende conto che alcune irregolarità, anche se sembrano solo dei piccoli dettagli di lieve entità, rappresentano un enorme problema per le persone con disabilità. Ne sono un esempio concreto gli scalini che spesso vengono lasciati tra gli scivoli dei marciapiedi e il manto stradale, o i segnali stradali presenti sul percorso pedonale che impediscono il passaggio e non consentono il transito agevole”.

Tanto è stato fatto, ma tanto ancora resta da fare. Soprattutto c’è bisogno di una maggiore consapevolezza civica da parte di tutti noi, in modo da rafforzare l’attenzione sui temi dell’accessibilità. Perché siamo noi i tecnici del comune, i commercianti che aprono una nuova attività, i gestori di locali e uffici, i progettisti di nuovi spazi. Siamo noi che parcheggiamo sulle strisce davanti agli scivoli o nei posti riservati ai disabili per non fare pochi metri a piedi. Siamo noi che con azioni e discorsi orientiamo l’azione dei decisori politici e forgiamo l’anima della nostra Città.

È importante allora portare il dibattito su questi temi nei nostri discorsi di tutti i giorni in famiglia o con gli amici, a lavoro o a scuola. Con la consapevolezza del nostro ruolo attivo nel disegnare il futuro di Eboli.

A cura di Michele Mondelli e Rosa Masillo

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