Eboli, comitato tutela case sociali ERP/ACER: “Primo passo istituire un osservatorio”

Si è costituito in questi giorni il comitato “Liberi cittadini per salvaguardia e tutela del patrimonio case sociali Erp/Acer e dell’ambiente”.

Il comitato formato dal presidente Mafalda Bottone e dagli altri membri Maria Giordano, Francesca Rinaldi ed Anna Petrillo, si pone come tramite tra i cittadini e le istituzioni, ma non solo: “L’idea nasce dopo le ingiustizie subite per troppi anni dai cittadini e la voglia di trasparenza e legalità – spiega Bottone – la prima mossa sarà chiedere un osservatorio permanete come sezione distaccata dal comune, che possa vigilare su cosa accade nell’ambito case popolari e sulle modalità di assegnazione”.

Membri comitato

Le prossime elezioni saranno dunque ancora più importanti, perché i prossimi amministratori avranno per la prima volta a che fare con un vero e proprio gruppo di persone focalizzato sulla questione alloggi popolari:

“Ci sorprende che nelle varie campagne elettorali dei candidati sindaco nessuno parli di come risolvere questa situazione – spiegano i membri del comitato – tutti parlano di periferie ma nessuno tocca l’argomento case popolari, anche per questo è nata l’esigenza di costituire un comitato, perché c’è bisogno di un vero regolamento che venga fatto rispettare da tutti per risolvere questa situazione. Fino ad oggi, in 30 anni, non abbiamo visto mai un abusivo venire sfrattato. E’ ora cambiare rotta”

L’OSSERVATORIO – La richiesta di un osservatorio comunale permanente afferente la tematica alloggi popolari è stata inoltrata al comune di Eboli

“Come documentato dalla stampa, soprattutto da voi che siete sempre vicini ai cittadini e date voce ai nostri problemi, in troppe occasioni è mancata la necessaria trasparenza amministrativa – spiegano ancora i membri del comitato – Tale situazione compromette i diritti di coloro i quali sono in graduatoria pubblica”.

L’osservatorio permanente fungerebbe da deterrente nei confronti dei furbetti e avrebbe funzioni di grande trasparenza verso i cittadini, al fine di prevenire occupazioni abusive e dirimere questioni di allarme sociale.

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